Russo e i motivi dell’addio: “Passo indietro per il bene del Taranto”
L’attaccante, fresco di risoluzione: “Non transigo sulle prese in giro”

(di Lorenzo Ruggieri) È appena terminata l’avventura di Nicola Russo con la maglia del Taranto. Nel primo pomeriggio di lunedì 15 dicembre, il club ionico ha annunciato la risoluzione consensuale con il fantasista.
Nel corso della trasmissione “Gol-Speciale Eccellenza Pugliese”, in onda tutti i lunedì sulle pagine social di Blunote (Facebook e Youtube), Russo ha spiegato così i motivi della decisione: “È stata una mia scelta, sono stato al telefono con il direttore Pagni e non voleva che prendessi questa decisione. Ho la coscienza pulitissima, per il bene del Taranto meglio fare un passo indietro e non creare disturbi. So benissimo di non aver fatto bene nel girone d’andata, ma quando non si dà la fiducia giusta a un giocatore non è facile. Per subentrare sempre devi essere al 200%, questa fiducia non mi è stata data”.
Una scelta che non sarebbe dettata dall’avvicendamento sulla panchina rossoblu, ma da altri motivi illustrati così dal fantasista: “Sono due allenatori diversi, con Danucci ho giocato di più inizialmente anche se la rosa era ristretta. Ciò su cui non transigo è la presa per il culo (letterale, ndr). Ho sempre detto le cose in faccia, non mi sono mai tirato indietro. La delusione è tanta, ma devo andare avanti, sempre consapevole di non aver fatto ciò che so fare”.
In merito alle prese in giro, Russo ha aggiunto un breve commento: “Ci sono delle mele marce di cui non dico nome e cognome”.
Tarantino e cresciuto nel settore giovanile rossoblu, l’avventura di Russo nel club della sua città era partita positivamente: “Non cerco alibi, sono arrivato a Taranto senza preparazione. Successivamente ho avuto delle difficoltà a livello fisico. Il mister Danucci mi chiedeva un lavoro molto faticoso, non riuscivo ad essere lucido sotto porta ma mi sono sempre messo a disposizione del tecnico. Ho avuto difficoltà non giocando nel mio ruolo naturale”.
Russo ha poi risposto alle domande sul suo rapporto con Bitetto con un laconico: “Avevamo un rapporto normale”.
Conclusa l’esperienza in rossoblu, per il fantasista è tempo di ripartire. Tra le possibili tappe figura il Massafra, dove il tarantino ha già deliziato la platea con gol e assist: “Da quando è uscita la notizia, ho ricevuto chiamate da parte di sei squadre - ha ammesso -. Ora devo decidere bene. Sono un po’ rammaricato perché avrei voluto continuare a Taranto, il gruppo è unito e composto da ragazzi fantastici. Il Massafra? Ho ricevuto la chiamata di un socio del presidente Rubino”.