Taranto: Cattivi odori quartiere Tamburi, Battista ‘Nasi elettronici non servono’

‘Per salvaguardare la salute dei cittadini, tocca al sindaco emettere ordinanze’

CRONACA
26.05.2023 22:17

Il 16 maggio scorso, a Palazzo Latagliata si è riunita la commissione ambiente per analizzare e approfondire la questione delle emissioni odorigene al quartiere Tamburi di Taranto. All'incontro erano presenti il responsabile direzione scientifica Arpa Puglia, Campanaro, il responsabile del centro regionale Aria, Angiuli, e il responsabile del dipartimento ambientale provinciale Dap, Esposito.

Il consigliere comunale Massimo Battista ha preso la parola durante il dibattito ponendo agli ospiti una domanda: qualora dovessero essere installati i nasi elettronici a carico del Comune di Taranto, entramdo nel sito di Arpa Puglia per controllare i dati giornalieri oltre al PM10 e il Pm2,5 rilevati dalle centraline ubicate intorno alla grande industria, posso verificare valori e dati riscontrati dai nasi elettronici? E chi certifica tutto questo?

Il dottor Esposito ha risposto che “Arpa può dare tutta la collaborazione nel guidare l'installazione,
l'acquisto, l'assistenza e la valutazione dei dati raccolti, la cui attività resta a carico del Comune di Taranto perché noi non potremo arricchire le centraline di ulteriori sensori (nasi elettronici’, che tra l'altro non sono nemmeno certificati dalla legge“.

Ricapitolando: i nasi elettronici non servono, non sono nemmeno normati l'unica strada percorribile per risolvere il problema delle puzze odorigene del quartiere Tamburi che vivono già una situazione ambientale catastrofica, è quella di una procedura di riesame urgente che dovrà assoggettare l’impianto a valutazioni, condizioni e verifiche che possono determinare questo genere di emissioni odorigene.

Bisogna rivedere il quadro autorizzativo degli insediamenti presenti nelle zone adiacenti il quartiere Tamburi. Il sindaco, come massima espressione cittadina, per salvaguardare la salute dei cittadini può emettere ordinanze contingibili e, come presidente della Provincia può rivedere le autorizzazioni rilasciate nel tempo. (Comunicato stampa Massimo Battista, Una città per cambiare Taranto 

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