Trattato globale anti-plastica, a Ginevra stallo nei negoziati
Ancora divisioni sui punti chiave, l’appello di Plastic Free: “Serve coraggio per superare le criticità”

Alla quinta sessione dell’Intergovernmental Negotiating Committee (Inc-5.2) in corso a Ginevra, incaricata dalle Nazioni Unite di redigere un trattato globale giuridicamente vincolante contro l’inquinamento da plastica, il documento transitorio diffuso evidenzia che i Paesi restano distanti su diversi punti chiave, a pochi mesi dalla scadenza prevista per fine anno.
Persistono profonde divergenze sulla definizione delle plastiche problematiche e prioritarie, con posizioni discordanti su categorie da includere e tempistiche di gestione. Non c’è ancora intesa sull’inserimento delle microplastiche, nonostante le evidenze scientifiche sui loro impatti. Restano aperte anche le questioni relative ai meccanismi di finanziamento, in particolare per il sostegno ai Paesi in via di sviluppo, e manca una tabella di marcia chiara con obiettivi concreti e misurabili.
“L’assenza di un consenso non deve scoraggiare, ma spingere a mantenere determinazione e volontà politica”, ha dichiarato Silvia Pettinicchio, Global Strategy Director di Plastic Free Onlus, unica associazione italiana presente come osservatore. “La crisi della plastica è globale e multisettoriale: servono approcci inclusivi, ambiziosi e rapidi”.
Plastic Free ha invitato i delegati a “procedere con coraggio e responsabilità, mettendo da parte interessi di parte per il bene collettivo” e ha ribadito l’impegno a monitorare l’evoluzione dei negoziati, sostenendo ogni iniziativa verso un trattato efficace, equo e condiviso.