Porto di Taranto
Porto di Taranto

La cantieristica navale come asse portante della riconversione industriale e dello sviluppo sostenibile di Taranto. È questa la visione delineata da Confartigianato Imprese Taranto, che individua nella filiera del mare, dal lusso al comparto militare e commerciale, una delle principali opportunità per ridisegnare il futuro produttivo della città.

“Dopo decenni di monocultura siderurgica è necessario promuovere una diversificazione economica basata su innovazione e valorizzazione delle competenze locali - spiega Giovanni Palmisano, presidente del settore impiantistica di Confartigianato -. Taranto ha una manodopera altamente specializzata in ambito meccanico e metallurgico, che può essere riconvertita verso la produzione e manutenzione navale. Parliamo di tecnici, carpentieri, motoristi e impiantisti che rappresentano un patrimonio unico nel Mezzogiorno”.

Taranto, grazie al suo porto naturale tra i più grandi e profondi del Mediterraneo, è considerata il luogo ideale per la costruzione, manutenzione e refitting di grandi navi. I fondali del quarto sporgente raggiungono i 25 metri e, con i dragaggi annunciati, potranno accogliere imbarcazioni di dimensioni ancora maggiori.

Per Confartigianato, la presenza di Fincantieri a Taranto rappresenterebbe la chiave di volta per questo nuovo corso. “Serve un soggetto industriale serio e capace e Fincantieri incarna perfettamente questo ruolo - sottolinea Fabio Paolillo, segretario generale di Confartigianato Taranto -. Sarebbe un atto di responsabilità e riconoscenza dello Stato verso una città che ha pagato un prezzo altissimo per sostenere l’industria nazionale. Portare Fincantieri a Taranto significherebbe creare lavoro, restituire dignità e avviare una stagione di crescita sostenibile”.

Paolillo evidenzia come la città disponga già di ampie aree portuali inutilizzate, infrastrutture e competenze tecniche in grado di integrarsi con una grande realtà internazionale, generando sinergie virtuose tra grande industria, PMI e artigianato locale. Confartigianato propone di inserire la cantieristica navale tra le priorità della programmazione industriale per Taranto, creando una filiera integrata del mare che comprenda costruzione e manutenzione di imbarcazioni, meccanica di precisione, design nautico, artigianato di bordo e formazione professionale specializzata.

“Solo così Taranto potrà riscrivere la propria storia economica partendo dal mare, dalle sue imprese e dalle sue competenze. La cantieristica rappresenta una straordinaria opportunità per costruire un futuro sostenibile e orgogliosamente tarantino”, conclude Paolillo.