Gianluca Giuliano
Gianluca Giuliano

Manca meno di un quadrimestre alla scadenza della norma che aveva temporaneamente sospeso il vincolo di esclusività per i professionisti sanitari non medici del Servizio Sanitario Nazionale, ma dal Governo non è arrivato alcun segnale. A denunciare l’inerzia è la UGL Salute, che parla di “silenzio istituzionale” e di “abbandono” nei confronti di migliaia di operatori.

“La misura sperimentale che ha consentito ai professionisti sanitari non medici di esercitare anche in libera professione è stato un passo avanti, seppur timido. Ora tutto tace e il rischio è che migliaia di lavoratori vengano condannati all’ennesima beffa”, ha dichiarato il segretario nazionale Gianluca Giuliano.

Secondo il sindacato, la mancata proroga del provvedimento rischierebbe di rappresentare un grave errore politico. In un contesto in cui il SSN fatica e le professioni sanitarie perdono attrattività, reintrodurre l’esclusività significherebbe spegnere ogni speranza di rilancio del settore.

«La possibilità di esercitare nel pubblico e nel privato non è un privilegio, ma uno strumento per valorizzare i professionisti, ridurre le liste d’attesa e migliorare i servizi ai cittadini. Ignorare questa esigenza significa non avere a cuore né i lavoratori né la salute degli italiani» ha aggiunto Giuliano.

La UGL Salute chiede al Governo un atto immediato di responsabilità: prorogare la misura entro il 31 dicembre e renderla poi strutturale per tutte le professioni sanitarie.

«Non accetteremo ulteriori rinvii o promesse al vento. Se le istituzioni non raccoglieranno il nostro appello, siamo pronti a far sentire la nostra voce affinché i diritti dei professionisti non vengano calpestati» ha concluso Giuliano.