Taranto: Ultimo appuntamento con la terza edizione di ‘Rooftops EP 03’

Il festival di arte e design sui tetti di Città vecchia

Cultura, musica e spettacolo
01.06.2022 12:31

Con il duo artistico Invernomuto, che presenta, sul tetto della palestra Galilei quattro capitoli inediti della serie Black Med, si conclude la terza edizione di “Rooftops EP 03”, festival di arte e design sui tetti di Città vecchia. Inizio ore 20,00 di giovedì e venerdì, 2-3 giugno. Ingresso gratuito. Una kermesse pensata da Post Disaster, collettivo di architetti e designer vincitore del premio “Creative Living Lab”- III edizione, promosso dalla direzione generale “Creatività contemporanea” del Mibact.

Invernomuto, è un duo dell’arte contemporanea molto apprezzato in tutto il Paese. I lavori di Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi sono stati presentati negli scorsi anni alla 58. Biennale Arte 2019 di Venezia e anche a Manifesta 12 Palermo.

Black Med è il loro progetto di ricerca sulla cultura musicale dei Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo. Il nome deriva da un’espressione coniata dalla ricercatrice Alessandra di Maio (Università di Palermo), che ha utilizzato questa definizione studiando il fenomeno migratorio, fino a considerare le rotte dei migranti nel “Mediterraneo nero”, come espressione delle contraddizioni della globalizzazione, mostrando al contempo i molteplici legami che collegano l’Europa, all'Africa e al Medio Oriente. Un lavoro che svela contaminazioni e suoni antichi e radicati nella storia dei popoli, in un intreccio eterogeneo di culture ma anche di denaro, corpi e dati. Gli argomenti trattati nella performance sono estremamente attuali: gli usi alternativi della tecnologia, le migrazioni, le periferie.

Divise in quattro capitoli inediti (il 2 giugno saranno presentati il primo e il secondo il 3 giugno il terzo e il quarto capitolo) le sessioni di ascolto live ricompongono le tracce musicali in un dj set e sono supportate dalla proiezione di diapositive con approfondimenti sui brani suonati. Le proiezioni avverranno sugli edifici visibili dal tetto della Galilei, con l’intento di creare una relazione tra contesto urbano, architettonico e anche umano della città e le rotte del porto, che si trova proprio a due passi. 

Al termine della serata del 3, dopo gli Invernomuto, 𝘊𝘩𝘪𝘶𝘥𝘪 𝘨𝘭𝘪 𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪, una performance ibrida tra live e dj set a cura di Alex Palmieri e Loris Ligonzo. Un rituale di chiusura, a metà tra ricordo e bilancio, in cui rileggere attraverso suggestioni personali, alcuni momenti di questa terza edizione di Rooftop, catturati attraverso un processo di registrazioni sul campo. 

“È presto per tracciare bilanci ma il principale obiettivo di questa terza edizione sentiamo di averlo raggiunto – dicono i promotori della kermesse, gli architetti e designer del collettivo Post Disaster – cioè far scoprire alla comunità, uno spazio, quello del tetto dell’ex palestra della scuola Galilei in vico Carducci, originariamente pensato come piazza sopraelevata ma che mai lo divenne. Siamo orgogliosi di averlo riconsegnato alla fruizione anche se per poche settimane».  

Rooftop ep 03 gode del patrocinio del Comune di Taranto, dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello, e vede la partecipazione in partenariato dell’Ets Symbolum e dell’Aps Zero al Cubo. Radio Cittadella è la radio ufficiale.   

Il progetto è vincitore del premio Creative Living Lab -III edizione”, promosso dalla direzione generale “Creatività Contemporanea” del Ministero della Cultura. Solo 37 i progetti multidisciplinari di innovazione sociale risultati vincitori, su oltre 1500 candidature. Un traguardo che si unisce al sostegno della Fondazione Pistoletto onlus di Biella, ai premi “I-Portunus Houses”, programma europeo di mobilità per pratiche creative e al “Fondo speciale cultura e patrimonio culturale” della Regione Puglia. Post Disaster Rooftops nel 2021 è stato inoltre inserito dal magazine Architectural Digest Italia tra i 100 “Game Changers”: le pratiche che nel 2020 hanno cambiato il mondo del progetto e il modo di raccontarlo. (Comunicato stampa)

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