La stampa tarantina: "Vanno presi provvedimenti forti..."

TARANTO
Alessio Petralla
23.03.2017 13:25

E’ stato un mercoledì molto frenetico in riva allo Ionio, per via dei fattacci accaduti ai calciatori del Taranto durante l’allenamento pomeridiano. Episodi, assolutamente, condannabili per alcuni componenti della stampa locale, che, a Blunote esprimono il loro pensiero:

ENRICO LOSITO (Canale 85, Tuttosportaranto): “Bisognerebbe stemperare quanto prima i toni: l’accaduto è deprecabile. Queste cose non devono succedere, anche perché si rischia di compromettere un campionato in cui, eccetto le ultime due partite, la squadra si stava giocando le partite alla pari. E’ importante tornare, quanto prima, a parlare di calcio: da mercoledì si sono commentati soltanto fattacci di cronaca nera. Sono completamente d’accordo con il direttore di Blunote, Dante Sebastio, che ha detto che se qualche calciatore vuole andare via darebbe solo agio e ragione agli autori dell’aggressione. Spero che da questa brutta situazione possa ricompattare il gruppo. Per quanto riguarda il non giocare ritengo che sia giusto: la squadra ha bisogno di serenità, anche se questo spostamento creerà problemi di calendario. E’ stata presa la giusta decisione. L’ambiente deve ricompattarsi”.

ALFREDO GHIONNA (Gazzetta del Mezzogiorno): “La violenza va condannata senza se e senza ma. Ci può essere un confronto diretto ma sempre nel rispetto delle parti e senza eccessi. Ogni forma di violenza dev’essere tenuta fuori dallo sport e dai rapporti tra tifosi, società e calciatori. La decisione di non giocare la gara con la Paganese la ritengo discutibile. E’ un provvedimento inutile perché si doveva fermare tutto il campionato: non ha senso non giocare solo a Taranto. Inoltre, penalizza fortemente la parte sana del tifo ionico che attende la domenica per sostenere i propri colori. Sportivamente parlando, complica il cammino salvezza dei rossoblù che dovranno giocare tre gare in sette giorni”.

LUIGI CARRIERI (Gazzetta dello Sport): “Non è la prima volta che in Italia si assiste ad un atto del genere. Inoltre, in questa stagione sembrano diventati abitudine dopo i fatti accaduti a Matera, Catanzaro e Ancona: qualcuno ritiene la violenza utile per risolvere i problemi. Oltre i 15’ di ritardo dell’inizio delle partite dello scorso week end, ci volevano altri tipi di provvedimenti. Isolare soltanto la partita tra Taranto e Paganese è un messaggio forte ma a parer mio era meglio la sospensione dell’intero girone. Quanto accaduto mercoledì, in riva allo Ionio, non è solo un problema di Taranto ma di tutta l’Italia”.

LUCA CHIANURA (Radio Senise): “In questo momento è difficile esprimersi: tutte le tv, mercoledì, hanno commentato questa brutta situazione. Purtroppo abbiamo fatto parlare l’Italia: non è un ritorno positivo per la nostra città. Non giocando domenica la si da vinta a questi teppisti, anche se allo stesso tempo può far ritrovare serenità. Sarà una domenica triste”.

UMBERTO NARDELLA (Salento Sport): “Non è la prima volta che a Taranto sentiamo parlare di certe situazioni, che credo si ripeteranno: in riva allo Ionio manca la cultura della sconfitta. Ogni volta che si perdono delle partite succede l’irreparabile. Dev’essere un punto di partenza per alcuni cambiamenti: la società dovrebbe avvicinarsi alla polizia in modo da non far più entrare allo stadio certi personaggi. Inoltre, mi aspetto dei comunicati da parte della parte sana della tifoseria, per testimoniare il loro distacco da queste situazioni penose. Domenica non si gioca? Purtroppo siamo in Italia, paese in cui tutti, quando succede qualcosa, si lavano le mani. Per me è una scelta sbagliata che va a penalizzare la parte buona della tifoseria. La Lega Pro è chiamata ad aiutare le società ad eliminare questi delinquenti. La tessera del tifoso è un bluff”.

COSIMO VESTITA (Sportivissimo): “Quello che è successo, mercoledì a Taranto, non ha nulla a che fare con il calcio. La squadra ionica ha bisogno di tranquillità per ottenere l’obiettivo. Con la serenità dell’ambiente si possono ottenere i risultati. Purtroppo non è la prima volta che commentiamo certi episodi. Il fatto di non giocare Taranto-Paganese penalizza fortemente i padroni di casa: la Lega Pro ha usato le maniere forti. Ahimè, accade sempre nei confronti del Taranto…”.

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