“Tutelare il lavoro legale significa anche garantire pensioni dignitose”. È il messaggio lanciato da Tullio Mancino, direttore generale di Confcommercio Taranto, nel corso della presentazione del Bilancio Sociale 2024 della sede provinciale INPS, in qualità di presidente della Commissione Commercio dell’Istituto.

Nel suo intervento, Mancino ha denunciato l’impatto dei cosiddetti “contratti pirata”, ovvero accordi stipulati da organizzazioni non rappresentative che sottraggono diritti e valore al lavoro regolare. “Il 5,71% dei lavoratori del terziario nella provincia di Taranto è coinvolto da questi contratti con perdite che oscillano tra i 4.500 e gli 8.000 euro annui - ha spiegato -. Non si tratta solo di un danno economico immediato, ma anche previdenziale, perché riduce i contributi e compromette il futuro pensionistico”.

Il direttore ha ricordato il ruolo centrale dell’INPS, definito “custode del sistema previdenziale e contributivo”, che verifica la conformità delle retribuzioni rispetto ai CCNL maggioritari, come previsto dall’articolo 1 del D.L. 338/1989. “L’Istituto difende la regolarità contributiva e, di conseguenza, la pensione del lavoratore”, ha aggiunto.

Mancino ha evidenziato come il CCNL del terziario, distribuzione e servizi, sottoscritto da Confcommercio e dai sindacati più rappresentativi, sia applicato nel 90% del settore, garantendo tutele fondamentali come Fondo Est e previdenza complementare.

“Confcommercio Taranto è in prima linea contro la pirateria contrattuale e sostiene una legge sulla rappresentanza che riconosca pieno valore legale ai contratti firmati da organizzazioni realmente rappresentative. Solo nel terziario i contratti depositati al CNEL sono circa 250: una bulimia contrattuale inaccettabile”, ha dichiarato.

Il dirigente ha infine richiamato le imprese alla responsabilità: “Applicare un contratto di qualità significa costruire reputazione, rispettare i lavoratori e accedere a gare pubbliche in regola. Chi non lo fa rischia sanzioni e esclusione. Scegliere i CCNL maggioritari è una scelta di legalità, responsabilità sociale e fiducia che crea vantaggio competitivo duraturo. L’INPS deve essere, insieme a noi, il baluardo di questa legalità”.