Casartigiani Taranto: “Imprese escluse dalla raccolta differenziata”

A cento giorni dall’insediamento della nuova amministrazione comunale, Casartigiani Taranto torna a denunciare la mancanza di risultati concreti nella gestione della raccolta differenziata per le attività produttive, un servizio che, secondo l’associazione, “procede a stenti e in modo disomogeneo”.
Attualmente, la differenziata per le aziende è attiva solo in alcune aree della città, come Lama e Talsano, mentre in molti altri quartieri persistono cassonetti stracolmi e rifiuti accumulati, simbolo di una gestione ancora confusa.
Le difficoltà per gli imprenditori sono evidenti: mancano istruzioni chiare per il conferimento di alcune tipologie di rifiuti e si registra un uso improprio dei cassonetti da parte dei cittadini, che spesso depositano rifiuti domestici negli spazi riservati alle attività produttive.
“Non chiediamo molto - spiega Pierpaolo Carabotta, rappresentante dei giovani imprenditori di Casartigiani -. Così come noi rispettiamo le regole, pretendiamo che anche l’azienda si assuma le proprie responsabilità e garantisca un servizio uniforme su tutto il territorio comunale. Non è accettabile che in alcuni quartieri la raccolta funzioni e in altri regni la confusione”.
L’associazione artigiana chiede dunque a Kyma Ambiente e al Comune di Taranto un intervento immediato e organizzato, per assicurare alle imprese le stesse opportunità di accesso al servizio.
“Non servono più rinvii - aggiunge Vincenzo Cosa, rappresentante della categoria Food -. Servono soluzioni pratiche e tempi certi. Gli artigiani non possono continuare a lavorare in un contesto caotico che penalizza chi produce e rispetta le regole”.
Casartigiani ribadisce la propria disponibilità al confronto con le istituzioni, ma avverte che, senza impegni chiari, il tavolo di dialogo rischia di restare una semplice formalità, incapace di incidere sulla realtà quotidiana delle imprese tarantine.