Il Ministero dell’Interno ha accreditato oggi, martedì 1° luglio, l’anticipo delle spese legali sostenute dai due agenti della Polizia indagati per la morte di Michele Matropietro, avvenuta lo scorso 12 giugno nel corso di un conflitto a fuoco nel Brindisino. Matropietro era sospettato di essere il responsabile dell’uccisione del brigadiere dei Carabinieri Carlo Legrottaglie.

A renderlo noto è l’avvocato Antonio Maria La Scala, difensore dei due agenti coinvolti, il vice ispettore Ivan Lupoli e il sovrintendente Giuseppe Cavallo, assistiti anche dal legale Giorgio Carta.

“Esprimo sincera gratitudine al ministro Piantedosi e a tutto il personale del Ministero dell’Interno per l’attenzione concreta riservata a questa vicenda”, ha dichiarato l’avvocato La Scala sottolineando come la tempestività dell’intervento rappresenti “un segno tangibile di uno Stato che non lascia soli i propri uomini”.

Il legale ha inoltre evidenziato come l’accreditamento non sia solo un sostegno di natura economica, ma anche un “riconoscimento morale fondamentale per chi ogni giorno rischia la vita per garantire la sicurezza dei cittadini”.

L’episodio oggetto di indagine, avvenuto nel territorio di Brindisi, ha suscitato grande attenzione mediatica e istituzionale, trattandosi di una sparatoria che ha coinvolto le forze dell’ordine a poche ore di distanza da un grave fatto di sangue in cui ha perso la vita un carabiniere.

Il sostegno economico del Ministero rientra tra le misure previste nei casi in cui il personale delle forze dell’ordine, impegnato in attività operative, si trovi coinvolto in procedimenti giudiziari per fatti connessi al servizio.