Giochi 2026, Ferrarese: "Stiamo rispettando il cronoprogramma"

(Di Anthony Carrano) In un'intervista esclusiva della nostra redazione, il Commissario Straordinario per i Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese, commenta lo stato attuale dei lavori in corso.
Come procedono i lavori allo stadio Erasmo Iacovone?
"Per quanto riguarda lo stadio, i lavori procedono molto bene. Siamo esattamente in linea con il cronoprogramma firmato come impegno da parte dell’impresa al momento della stipula del contratto. Nonostante alcuni problemi legati al clima, siamo perfettamente nei tempi previsti. Il cronoprogramma è pienamente rispettato“.
Per le altre strutture, invece, come procede il cronoprogramma?
"Le strutture più importanti stanno avanzando esattamente come previsto. C'è qualche impianto in provincia che richiede un po' più di tempo, ma mi preoccupano meno, in quanto rappresentano solo il 10-20% del valore complessivo dei lavori previsti a Taranto, come la piscina, lo stadio, i palazzetti, ecc“.
Per il centro sportivo Magna Grecia, invece?
"Anche lì i lavori sono partiti. Da quando abbiamo sostituito il Comune, tra febbraio e marzo, siamo riusciti ad avviare l’intervento e i lavori sono iniziati tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. L’obiettivo è completare il centro Magna Grecia entro i termini stabiliti“.
Con l’ordinanza relativa al clima, avete pensato di far lavorare le ditte nelle ore serali?
"Stiamo organizzando un incontro con le imprese che ci stanno chiedendo una deroga. Cercheremo di individuare una soluzione. Sappiamo bene che ci sono difficoltà, e che lavorare in orario serale non è la stessa cosa: richiede tempo e adattamenti. Tuttavia, stiamo seguendo da vicino queste aziende per evitare ritardi dovuti al clima”.
A un anno esatto dalla conclusione dei lavori allo stadio, può dirci qualcosa in più sui due maxi-schermi?
"Insieme all’impresa stiamo controllando con attenzione i preventivi. Stiamo già raccogliendo offerte, sempre tramite la ditta esecutrice. Personalmente sto valutando i maxi-schermi da acquistare, anche attraverso rendering, per scegliere quelli più adatti all’impianto dello Iacovone. Si tratta, ovviamente, di dispositivi molto costosi, parliamo sicuramente di diverse centinaia di migliaia di euro”.