Eventi: ‘Quello che le donne non dicono’, convegno sulla violenza di genere

Il prossimo 5 dicembre alle 9,30 al centro congressi Delfino a Taranto. Organizza l’istituto scolastico Masterform in collaborazione con l’ente di formazione Homines Novi con il patrocinio del Comune

Cultura, musica e spettacolo
Iv.
02.12.2019 17:00


“Quello che le donne non dicono”. E’ il tema del convegno promosso dall’istituto scolastico Masterform di Taranto in collaborazione con l’ente di formazione Homines Novi ed il patrocinio del Comune di Taranto. Appuntamento giovedì 5 dicembre alle ore 9,30 al centro congressi hotel Delfino, in viale Virgilio. Al dibattito, che rientra nei sedici giorni di attivismo che intercorrono tra il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ed il 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani, interverranno esperti del settore. Dopo i saluti della coordinatrice delle Attività didattiche dell’Istituto scolastico paritario, professoressa Mariarosaria DONADEI, prenderanno la parola l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Taranto, dottoressa Gabriella FICOCELLI, l’avvocato Gina LUPO, consigliera di Parità della Provincia di Taranto, la dottoressa Loredana BENVENGA, psicologa e psicoterapeuta, e Mary LUPPINO, presidente dell’associazione Madonna delle Grazie – centro ascolto Donna. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Mimmo MAZZA, caposervizio de La Gazzetta del Mezzogiorno di Taranto. In sala ci saranno gli studenti della Masterform, sensibilizzati anche quest’anno, come gli scorsi, alla delicata tematica. Non a caso, la locandina dell’evento è stata realizzata da Sara ALBANO, studentessa della III Afm, la quale si è ispirata al Bacio di Gustav Klimt, opera pittorica che esalta il tema amoroso con delicatezza ed intimità. La coppia raffigurata da Klimt è in piena estasi amorosa, come si evince dai colori e dal paesaggio fiorito che si intravede nello sfondo. “La rivisitazione di Sara - spiega la coordinatrice delle attività didattiche dell’istituto Masterform - conserva la delicatezza nei colori e nel volto della donna, che però è rigato dalle lacrime mentre il suo uomo la bacia quasi con la forza, come si evince dalle mani che sembrano ancor più strette che nell’originale, quasi a strangolarla. Una realtà che purtroppo riguarda da vicino il nostro Paese, dove l’85 per cento della popolazione femminile subisce violenza tra le mura domestiche, e nel 65 per cento dei casi in presenza dei bambini minorenni”. All’incontro sarà presente anche la scrittrice Rita D’ONGHIA, rappresentante della casa editrice Apollo Edizioni e responsabile dell’Ufficio Concorsi, curatrice della raccolta “Io donna in 200 parole (e oltre)”.

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