Ex Ilva, Europa Verde/AVS: “Rigassificatore a Taranto? Indignati da Emiliano”

Europa Verde/AVS si dicono “indignate” per le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione Michele Emiliano sull’Accordo di Programma per l’ex Ilva. Al centro della protesta c’è la proposta di installare una nave rigassificatrice nella rada del porto di Taranto: “Il tentativo di coinvolgere gli enti locali per legittimare una scelta imposta dall’alto è inaccettabile. Siamo totalmente contrari al rigassificatore e continueremo a ribadirlo senza ambiguità”.
Nel comunicato, la commissaria regionale Rosa D’Amato, il co-portavoce provinciale Gregorio Mariggiò e il co-portavoce cittadino Giovanni Carbotti attaccano anche l’ipotesi di mantenere attivo il pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata come compensazione per i danni subiti dal territorio: “È una misera mancia, un tentativo di addolcire l’amara realtà di una città che continua ad ammalarsi e morire. Taranto non può più essere trattata così”.
Critiche ancora più dure sono rivolte alla possibilità di legare un eventuale aiuto di Stato alla strategia nazionale sulla spesa militare: “È impensabile che il futuro di Taranto venga subordinato a logiche belliche. L’uso strumentale della spesa militare per giustificare interventi pubblici è un ricatto istituzionale intollerabile”.
Per Europa Verde, l’unico scenario accettabile è quello di una reale alternativa occupazionale, basata su “sviluppo economico pulito, lavoro dignitoso e transizione ecologica”. Secondo i portavoce, “dopo 65 anni di servitù industriale, è inaccettabile parlare ancora di continuità produttiva a carbone. Gli impianti a caldo vanno fermati. Subito”.
“Ci auguriamo che le parole del presidente siano state male interpretate, perché se davvero pensa di poter coinvolgere tutto il territorio su queste basi, allora sono sue e soltanto sue le responsabilità politiche di ciò che ne conseguirà”, concludono D’Amato, Mariggiò e Carbotti.