Porto di Taranto
Porto di Taranto

“Il Porto di Taranto muore. Neanche tanto lentamente, se volessimo parafrasare una poesia di Pablo Neruda”. Vito Legrottaglie, candidato al Consiglio regionale con il Movimento 5 Stelle, descrive la situazione del principale scalo marittimo jonico denunciando la mancanza di una strategia di rilancio e di una visione di lungo periodo.

Secondo Legrottaglie, il Porto di Taranto rappresenta una grande occasione mancata, penalizzata da anni di gestione frammentata e da una politica incapace di garantire interventi strutturali. “Un ente marittimo di questo genere deve muovere merci, creare traffici, altrimenti non ha ragion d’essere”, osserva.

Le più recenti analisi di settore mostrano un quadro preoccupante: traffici ridotti ai minimi storici, profitti in caduta libera e un progressivo ridimensionamento della forza-lavoro. “Una perdita di competenze e di energie che mina la possibilità di affrontare le sfide del futuro”, aggiunge il candidato.

Nel dibattito nazionale sulla portualità, sottolinea Legrottaglie, Taranto non compare nemmeno tra gli scali analizzati nell’ultimo numero della rivista Limes. “Per i grandi operatori internazionali, lo scalo jonico è ormai di importanza secondaria. Senza dragaggi e fondali profondi, nessuna nave di grandi dimensioni potrà attraccare al molo polisettoriale”.

Il candidato del M5S evidenzia inoltre l’assenza di una politica capace di imporre e monitorare le opere di ammodernamento necessarie per riportare Taranto in una posizione di rilievo. “Serve un cambio di passo, a partire dal prossimo governo regionale, che dovrà essere regista delle strategie di sviluppo e catalizzatore di innovazione”.

Tra le priorità indicate da Legrottaglie: promuovere start-up legate alla blue economy, sfruttare le potenzialità della ZES unica del Mezzogiorno e investire in infrastrutture a basso impatto energetico.

“La mia candidatura nasce dall’accettare nuove sfide, svecchiando l’attuale quadro politico e costruendo un ricambio generazionale fondato su competenza e concretezza. Solo così potremo ridare fiducia agli elettori e inaugurare una nuova stagione di rappresentanza istituzionale”, conclude Legrottaglie.