Analisi: Taranto si gode il Natale da capolista

TARANTO
Lorenzo Ruggieri
24.12.2020 18:05


Termina nel migliore dei modi il 2020 per il Taranto, che con la vittoria di Nardò aggancia la vetta della classifica, in condivisione con Sorrento e Casarano. Traguardo che sicuramente supera le aspettative dei tifosi rossoblù, ma che non deve rilassare gli uomini di Laterza. Il campionato è ancora lungo, siamo alla nona giornata e la classifica è molto corta. Vietato dormire sugli allori, dunque, anche dopo un'ardua vittoria come quella del 'Giovanni Paolo II'. Analizzando il successo, si nota chiaramente lo spirito di sacrificio e l'amalgama creatasi nello spogliatio degli ionici. Il Taranto scende in campo in emergenza, decimato dalle squalifiche (Diaby, Acquadro e Rizzo) e dagli infortuni di lungo corso di Alfageme e Corvino, con Calemme e Ferrara convocati, ma non al meglio della condizione. Spazio dunque a chi ha giocato meno, come Marino, Mastromonaco e Gonzalez. Quest'ultimo all'esordio da titolare dopo essere stato fermo ai box per qualche mese. Nei primi minuti si assiste a una gara molto tattica, avendo le due squadre filosofie di gioco molto simili. Pressing alto e costruzione dal basso dominano i primi minuti, con il Nardò che crea la prima occasione degna di nota, ma fatica a impostare l'azione. Proprio da un errore in disimpegno dei padroni di casa nasce la rete del vantaggio rossoblù. Preciso diagonale con il destro di Matute che si insacca alle spalle di Milli. Il Nardò non si scompone e prova a rendersi pericoloso prima con Massari, poi con un gran colpo di testa di Stranieri respinto da un ottimo Sposito. La difesa granata deve compiere gli straordinari per contenere uno scatenato Falcone. Proprio dalle fasce nascono le offensive rossoblù, con lo stesso Falcone e Mastromonaco protagonisti dei primi 45 minuti, Prezioso anche l'apporto al pressing alto di Matute, che orienta il possesso dei difensori salentini costringendoli all'errore. Nella ripresa il match cambia volto, con meno conclusioni verso lo specchio della porta, ma un possesso palla quasi interamente neretino. La linea difensiva del Taranto, però, non lascia spazi e concede pochissimo al reparto offensivo del Nardò. In particolare, prova opaca del centravanti svedese Törnros. L'attaccante è ben marcato da Gonzalez e Guastamacchia, entrambi autori di una prestazione autorevole. Il centrale argentino si dimostra una valida alternativa a Rizzo, facendosi trovare subito pronto. Negli ultimi minuti, la gara diventa più agonistica, seppur con pochi cartellini. Nei minuti di recupero, tuttavia, il Nardò si rende più pericoloso, ma deve fare i conti con un superlativo Sposito. Al 92' il portiere scuola Empoli si supera su una conclusione dal limite di Granado, nonostante una folta mischia davanti all'estremo difensore. Parata sinonimo di reattività e riflessi eccezionali, che allontana gli spettri di Casarano e Gravina. Il triplice fischio di De Angeli permette a tutti i rossoblù di tirare un sospiro di sollievo. Ora appuntamento al 6 gennaio per la sfida con il Fasano, anche se il luogo dell'incontro (lo Iacovone o il Miani di Ginosa) rimane un mistero. Nell'attesa che la pausa possa portare il tanto desiderato centravanti (al momento solo Serafino e Abayian disponibili) e nella speranza di ripartire da dove si è concluso.

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