Rosa D’Amato e Gregorio Mariggiò
Rosa D’Amato e Gregorio Mariggiò

“Il governo Meloni ci condanna a vivere nel ventesimo secolo, quello delle energie fossili che non tutelano né abitanti né lavoratori”. Con queste parole la commissaria regionale di Europa Verde Rosa D’Amato, insieme ai co-portavoce provinciali e comunali Gregorio Mariggiò e Giovanni Carbotti, è intervenuta sulla situazione degli impianti ex Ilva di Taranto.

Il movimento ha commentato il probabile rinvio della gara di vendita degli stabilimenti, sottolineando come ciò “dimostri che è finita un’era che altrove si è conclusa trent’anni fa, quella del carbone”. Per Europa Verde è chiaro che gli impianti non attraggono investitori e che la proposta del governo di offrire garanzie tra 800 milioni e un miliardo di euro agli acquirenti rappresenti una scelta sbagliata: “Quelle risorse dovrebbero essere destinate a settori innovativi”.

Da qui la richiesta di un intervento immediato: “Chiediamo che si chiuda finalmente l’area a caldo con un decreto legge salva lavoratori e cittadini, che garantisca tutela occupazionale, bonifiche e riconversione ecologica della provincia jonica”.

Europa Verde ha invitato inoltre le rappresentanze sindacali a un confronto urgente sul futuro del sito e del territorio, ribadendo la necessità di ricorrere al Tar contro l’Aia rilasciata a luglio. In quell’occasione il sindaco aveva espresso parere negativo, motivato dalla mancanza di adeguate tutele per la salute di cittadini e lavoratori.