Nuovo Iacovone: Giuseppe Stea, ‘Errare è umano, perseverare è diabolico’

TARANTO
16.05.2023 10:49

C’era una volta il glorioso Stadio “Valentino Mazzola”: vigiocavano il Taranto, sino alla costruzione del “Salinella” (in seguito “Iacovone”), e le squadre calcistiche minori della Città.

Per costruire il Palazzetto dello Sport (l’attuale “PalaMazzola”),l’Amministrazione comunale dell’epoca decise che la soluzione migliore fosse quella di abbattere il glorioso “Valentino Mazzola” per costruirvi, al suo posto, il Palazzetto dello Sport.

Così avvenne, tra notevoli traversie.

Fu, a parere mio e di tanti sportivi tarantini, un grandissimo errore,perché Taranto, che di impianti sportivi pubblici non ne aveva e non ne ha molti, perse un’utile struttura, che andava solo ristrutturata, mettendo in difficoltà tante squadre calcistiche minori e tantissimi giovani appassionati di calcio e non solo, perchè c’è da aggiungere che nel “Valentino Mazzola” c’erano anche la pista e le pedane per l’atletica leggera, che avrebbero potuto costituire una valida alternativa al “campo scuola” della Salinella, inaugurato nel 1971, e avrebbero potuto giocarci anchele squadre di rugby, costrette da sempre a girovagare in comuni della provincia per l’assenza di strutture adeguate.

Nei mesi scorsi è stata annunciata e poi, in questi giorni, confermata la costruzione di un nuovo, moderno stadio per il calcio: la concretizzazione di ciò sarebbe un fatto positivo per la Città e per gli sportivi.

Ma per costruirlo si è deciso di seguire la stessa strada che fu seguita nella costruzione del “PalaMazzola”: abbattere il vecchio “Iacovone” per costruirvi il nuovo stadio.

A questo punto viene spontaneo ricorrere al vecchio e famosissimo detto: “errare è umano, perseverare è diabolico”.

Non sarebbe opportuno individuare una strada diversa da seguire, che potrebbe arricchire la dotazione di strutture sportive a Taranto?

Il sottoscritto (insieme ad altri che la pensano allo stesso modo),per esempio, è dell’avviso che si potrebbe: 1) mantenere l’attuale “Iacovone” (lasciando agibile, in futuro, la sola tribuna coperta, assolutamente sufficiente per il pubblico di partite di squadre minori), insieme all’annesso campo “B” recentemente ristrutturato, dotato anche di tribunetta, impianto di illuminazionee ben funzionante, 2) costruire il nuovo stadio in altra zona del quartiere “Salinella”, ritenendo giusto e valido l’obiettivo, legato alla costruzione del “Nuovo Stadio”, proposto dall’Assessore Gianni Azzaro: quello di una rivitalizzazione del quartiere stesso.

Nel quartiere “Salinella” ci sono molte altre aree dove il nuovo stadio potrebbe essere costruito.

Una soluzione che, a mio parere, sarebbe anche più economica: abbattere lo “Iacovone” e smaltirne le macerie non costerebbe poco.

Altro aspetto, non secondario: il Taranto, durante la costruzione del “Nuovo Stadio”, continuerebbe, tranquillamente, a giocare allo “Iacovone”, senza dover “emigrare” in altre città dotate di stadi omologati per la serie C.

In conclusione: con Stadio “Iacovone”, “Nuovo Stadio”, “Stadio dell’atletica” (in via di ultimazione), pattinodromo, Palestra “Ricciardi”, campo polivalente per rugby e baseball (l’area su cui è prevista la costruzione, non è molto distante dalle altre strutture prima citate), la “Cittadella dello Sport”, al quartiere “Salinella”,avrebbe una sua precisa e più ricca identità, utile per l’intera Città. (Giuseppe STEA, scrittore tarantino)

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