Lega Pro: Siena, indagati per violenza privata presidente e sindaco

Serie C
Redazione
25.05.2017 22:57

Nell'ambito dell'inchiesta sulla squadra di calcio Robur Siena, relativa al passaggio di proprietà dal finanziere Antonio Ponte all'imprenditrice Anna Durio, la Procura della Repubblica di Siena ha iscritto nel registro degli indagati il sindaco di Siena Bruno Valentini e la stessa Anna Durio. Valentini e ono accusati di violenza privata. Si tratta di un atto dovuto dopo la denuncia presentata da Antonio Ponte - riferisce il 'Corriere di Siena - il quale ha raccontato di essere stato costretto a cedere la società sotto minaccia. Nell'inchiesta sono indagati anche tre tifosi. Appresa la notizia, il sindaco Valentini ha detto: "Mi riservo, appena avrò piena conoscenza dei fatti che mi sarebbero contestati, di intraprendere ogni azione legale nei confronti di coloro che mi avessero eventualmente calunniato, travisando il vero svolgimento dei fatti od attribuendomi comportamenti illeciti o violenti da me mai compiuti". Anna Durio ha preferito non commentare e si è detta tranquilla: "Non accetterò strumentalizzazioni sulla vicenda". "Nella scorsa estate, a pochi giorni dalla scadenza dell'iscrizione al campionato, si manifestò il rischio di un ennesimo fallimento della Robur perché a distanza di mesi dall'accordo iniziale le parti non riuscivano a mettersi d'accordo sulla conclusione del passaggio di proprietà - racconta il sindaco Valentini - Proposi che il Comune facesse da mediazione fra le parti e ciò fu accettato da entrambi". "Nonostante l'accordo raggiunto nella mattina del 21 luglio 2016 presso il mio ufficio, la sera stessa emersero ulteriori difficoltà provocando la preoccupazione dei tanti appassionati di calcio della nostra città - prosegue il sindaco - Col consenso di tutti, durante la notte mi recai, insieme ad altri due assessori, presso lo studio notarile dove si cercava febbrilmente di evitare la non iscrizione al campionato della società". "Mentre fuori un gruppo di tifosi attendeva con ansia lo svolgimento dell'ennesima trattativa, le forze dell'ordine presidiavano la situazione sia per la strada che nell'ufficio del notaio - aggiunge Valentini - Fino al termine del negoziato, infatti, i rappresentanti delle forze dell'ordine sono sempre stati presenti ed hanno assistito allo svolgersi degli eventi, garantendo la sicurezza di tutti". "Accusarmi di una qualche condotta illecita di cui non sono ad oggi neppure stato portato a conoscenza é semplicemente ridicolo e spero che ciò venga chiarito il prima possibile. Ho agito - prosegue Valentini - nel pieno rispetto della libera volontà delle parti, in trasparenza e nell'esclusivo interesse della città per evitare l'ennesimo tracollo del calcio senese. Non conoscevo l'attuale proprietà della Robur finché il signor Ponte non me li presentò dopo aver concluso il preliminare di vendita". "Ho sempre voluto evitare che la politica avesse commistione con lo sport come purtroppo avvenuto in passato - sottolinea Valentini - Comprendo che la Magistratura debba compiere un atto dovuto quale quello di istruire un'inchiesta a seguito di una querela di parte, ma auspico che questa indagine venga rapidamente definita confermando il ruolo neutrale avuto dal Comune nella vicenda". "Mi riservo ovviamente, appena avrò piena conoscenza dei fatti che mi sarebbero contestati, di intraprendere ogni azione legale nei confronti di coloro che mi avessero eventualmente calunniato, travisando il vero svolgimento dei fatti od attribuendomi comportamenti illeciti o violenti da me mai compiuti", conclude il sindaco.

Nella foto: Anna Durio, presidente della Robur Siena

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