Ex Ilva, M5S: “Sindaco e Governo complici dell’inquinamento”
Il Gruppo territoriale di Taranto: “Sull’AIA, Bitetti ha mentito sapendo di mentire ingannando la città”

Il Movimento 5 Stelle Taranto lancia un duro attacco a Piero Bitetti, sindaco di Taranto, sul tema dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dell’ex Ilva, definendola “l’ennesimo schiaffo alla città”.
Secondo il M5S, la posizione espressa dal Comune sarebbe stata falsata e ridotta a un generico richiamo alla decarbonizzazione, fuori dal perimetro del procedimento AIA. “Le osservazioni del sindaco, deboli e non esaustive, non sono state acquisite né considerate - denuncia il Gruppo Territoriale -. Eppure, il primo cittadino ha fatto credere di essersi opposto con decisione, pur sapendo che il suo atto non avrebbe avuto alcun effetto. Ha mentito sapendo di mentire”.
Il Movimento sottolinea come il provvedimento richiami il parere favorevole espresso nell’aprile 2025 dal commissario prefettizio, nominato dal Governo: un atto “imposto dall’alto, che non rispecchiava la volontà democratica della città”.
Per i pentastellati, il sindaco Bitetti aveva il dovere di revocare quel parere, ma non lo ha fatto: “Ha scelto la via della propaganda lasciando Taranto senza tutela. Così è diventato corresponsabile, insieme al Governo, dell’ennesima autorizzazione all’inquinamento”.
Il M5S parla di “tradimento doppio”: da parte del Governo, che avrebbe manipolato gli atti, e del sindaco, accusato di aver ingannato i cittadini. Per questo, i 5 Stelle chiedono che l’amministrazione comunale impugni l’AIA davanti al Tar e ribadiscono la richiesta di un Consiglio Comunale monotematico, nel quale il Sindaco dovrà chiarire perché non ha annullato il parere del commissario prefettizio.
“Il Movimento continuerà a battersi in Parlamento e sul territorio per difendere la salute, la dignità e il futuro dei tarantini. Questa AIA è un atto che abbiamo definito criminale e che non può restare senza opposizione concreta”, conclude la nota.