Michele Emiliano
Michele Emiliano

Commozione e applausi in Consiglio regionale per l’ultimo intervento del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha rivolto un messaggio di commiato in apertura dell’ultima seduta della legislatura.

Con voce emozionata e gli occhi lucidi, Emiliano ha ricordato le parole di Piero Angela: “Mi viene in mente Piero Angela, anche se io sono ancora vivo, e il messaggio che ha lasciato: ho fatto tutto quello che potevo fare. Avrei voluto dare una mano in un ruolo diverso. È andata come è andata, non mi lamento”.

Il governatore ha poi accennato, senza mai citarlo direttamente, al veto del candidato del centrosinistra Antonio Decaro sulla sua candidatura a consigliere regionale: “Non c’è nulla di obbligatorio in politica, nessun diritto soggettivo a proseguire. Non cambierà di un millimetro il mio atteggiamento nei confronti della Puglia e della mia parte politica. Posso essermi arrabbiato, ma mi è già passato. L’importante è che l’insieme delle cose vada avanti”.

Rivolgendosi all’Aula, Emiliano ha ripercorso il suo impegno politico e amministrativo: “Il mio lavoro non era far prevalere un punto di vista personale, ma provare a cambiare una situazione che, 22 anni fa, sembrava impossibile da cambiare”.

Il presidente ha poi voluto lanciare un messaggio anche al centrodestra: “Non è detto che debba andare sempre così”, auspicando che la Puglia possa “continuare il proprio cammino senza ansie, con serenità e responsabilità”.

“Si governa una Regione che è una Ferrari – ha aggiunto – che ogni tanto deve andare in officina. Spero di aver maturato almeno il diritto di dire la mia da semplice cittadino. Sono sereno, felice di tutto quello che è accaduto, e questa felicità è ciò che voglio portare con me. In bocca al lupo e viva la Puglia”.

Un lungo applauso dell’Aula ha accompagnato le sue ultime parole, chiudendo simbolicamente un ciclo politico lungo quasi vent’anni.