Violenza economica sulle donne: docufilm “Libere di Vivere” fa tappa a Lizzano

Mercoledì 21 maggio, alle ore 18, la Sala Sant’Egidio della Parrocchia San Pasquale Bylon di Lizzano ospiterà la proiezione del docufilm “Libere di Vivere”, un’iniziativa volta a sensibilizzare la cittadinanza sul fenomeno della violenza economica, una delle forme più subdole ma ancora troppo poco conosciute della violenza di genere.
L’evento è organizzato dal Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio, in collaborazione con l’Ambito Territoriale di Manduria, il Comune di Lizzano e la Global Thinking Foundation, promotrice del progetto. Alla base dell’iniziativa, la volontà di dare voce a testimonianze reali di donne che hanno vissuto esperienze drammatiche, ma anche percorsi di rinascita e autodeterminazione.
La pellicola, scritta e diretta da Antonio Silvestre su idea di Claudia Segre, presidente della GTF, si snoda attraverso quattro storie vere, tra cui quella di Rita Lanzon, originaria di Taranto, madre di Federica De Luca e nonna del piccolo Andrea, entrambi vittime di femminicidio. Una vicenda che evidenzia come l’abuso economico spesso rappresenti l’inizio di un’escalation di violenze.
Il docufilm, già applaudito in molte tappe italiane, sarà proiettato grazie alla disponibilità della Parrocchia San Pasquale Bylon, con il ringraziamento al parroco Don Pompilio Pati. La serata si aprirà con i saluti istituzionali della sindaca Lucia Palombella e dell’assessora alle Politiche Sociali Maria Cristina Toma. Seguirà un dibattito pubblico con l’intervento di Federica Montesardi, responsabile del Coordinamento Sportelli GTF, e Sandra Patricia Zapata, coordinatrice del Centro Antiviolenza.
Secondo un recente rapporto di Bankitalia, la Puglia è tra le regioni italiane con il più alto divario occupazionale di genere: il 32,8% delle donne lavora, contro il 59,7% degli uomini. Un dato che impone una riflessione profonda sul legame tra indipendenza economica e libertà personale.
“Libere di Vivere” è anche il racconto di chi, come Stella, dopo anni in una relazione violenta e dopo aver rinunciato al lavoro per dedicarsi alla famiglia, ha trovato la forza di riprendere in mano la propria vita.
L’ingresso all’evento è gratuito, fino ad esaurimento posti. È consigliata la prenotazione inviando un messaggio WhatsApp al numero 329 66558408.
Un’iniziativa dal forte valore sociale, che intende accendere i riflettori su un tema delicato e ancora troppo invisibile, aprendo uno spazio di confronto e informazione per riconoscere, prevenire e contrastare la violenza economica.