Taranto, Tacente su Bitetti: “Scelta tattica, non gesto di responsabilità”
Il consigliere comunale: “Il sindaco denunci le minacce in Procura. Dimissioni a ridosso dell’accordo? Inaccettabile…”

Francesco Tacente, consigliere comunale di Taranto, ha commentato con sorpresa la decisione del sindaco Piero Bitetti di rassegnare le dimissioni, legata, secondo quanto dichiarato dal primo cittadino, a un’“inagibilità politica” emersa dopo il confronto pubblico con le associazioni ambientaliste sull’Accordo di Programma relativo all’ex Ilva.
“Una decisione inattesa nelle modalità e nei tempi, ma che conferma le contraddizioni che avevo già sollevato durante la campagna elettorale”, ha affermato Tacente.
Nel ribadire la propria solidarietà personale al sindaco per le minacce “che ha detto di aver subito”, Tacente ha invitato lo stesso Bitetti a recarsi in Procura per sporgere denuncia. “È necessario chiarire quanto accaduto, anche alla luce di versioni divergenti circolate in queste ore. Le forze dell’ordine sapranno individuare eventuali responsabilità”.
Il consigliere ha rivendicato un atteggiamento responsabile mantenuto nelle ultime settimane, evitando polemiche e rispettando il passaggio della questione ex Ilva al Consiglio comunale. Tuttavia, ha ritenuto che il sindaco avrebbe dovuto gestire in prima persona il confronto con il Governo.
Tacente ha poi espresso forti dubbi sull’effettiva natura delle dimissioni. “Non si può accettare questa scelta a pochi giorni dalla possibile firma dell’Accordo. Appare come una mossa tattica, non un gesto di responsabilità istituzionale. Taranto ha bisogno di chiarezza, stabilità e coraggio, non di manovre che generano ulteriore confusione”.
Secondo Tacente, “la città merita una guida autorevole, pronta a confrontarsi apertamente con i cittadini e le istituzioni, non l’ennesimo arretramento in un momento decisivo per il futuro del territorio”.
“Continuerò a essere presente e coerente con la città, come ho fatto in campagna elettorale, anche a costo di perdere consensi. Il mio impegno resta fondato sul rispetto, la trasparenza e l’onestà intellettuale”, ha concluso Tacente sottolineando che “l’assenza del Comune di Taranto il 31 luglio non sarebbe in alcun modo giustificabile, soprattutto se le dimissioni venissero ritirate subito dopo”.