Bitetti, denuncia contro ignoti per minacce e insulti del 28 luglio
“Non è andata come scrivono tanti leoni da tastiera: non abbandono la nave, ne sono il comandante”

“Mi sono dimesso per lanciare un messaggio forte, al di là di ciò che scrivono tanti leoni da tastiera”. Con queste parole, Piero Bitetti, sindaco di Taranto, ha spiegato le ragioni del suo passo indietro, motivato dalla volontà di condannare il linguaggio delle intimidazioni e delle offese, forme di violenza verbale che, secondo lui, rischiano di trasformarsi in aggressioni fisiche.
Il riferimento è alla contestazione subita lunedì 28 luglio da parte di un gruppo di attivisti durante un confronto sull’ex Ilva tenutosi a Palazzo di città. “Con le minacce e le aggressioni non si costruisce mai nulla di buono”, ha aggiunto il primo cittadino, che nella mattinata del 31 luglio si è recato in Questura proprio per presentare denuncia contro ignoti.
Bitetti ha sottolineato come le dimissioni siano servite a sollecitare una reazione da parte delle “forze sane” della città. “La risposta è arrivata forte e chiara: in tanti mi hanno chiesto di tornare indietro. Taranto è fatta anche da una maggioranza silenziosa che si esprime con il voto e che si aspetta molto dall’amministrazione”.
Una sollecitazione a cui ha deciso di rispondere positivamente. “Non potevo restare indifferente: è per questo che ho ritirato le dimissioni”.
E infine, rilancia: “Non solo non abbandono la nave, ma intendo esserne il comandante. Per onorare il mandato ricevuto dai cittadini, la mia presenza è la testimonianza di una motivazione ancora più forte di prima”.