Ex Ilva, Emiliano: “Il gas va garantito, non importa da dove”
Il presidente della Puglia: “Sindacati uniti sui forni, ora si può andare avanti”

“Per lo stabilimento ex Ilva di Taranto è necessario garantire un adeguato fabbisogno di gas, ma questo non implica necessariamente il ricorso a un rigassificatore”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al termine del tavolo convocato dal Ministero delle Imprese per discutere il futuro del sito siderurgico.
Secondo Emiliano, l’accordo tra le parti potrebbe essere raggiunto anche senza una precisa indicazione della fonte del gas, purché venga definito il fabbisogno energetico da assicurare alla fabbrica. “Si può chiudere un’intesa indicando ciò che serve allo stabilimento, senza dover specificare se la fornitura deriverà da un rigassificatore o da un’altra fonte. È inutile discutere di una nave che non sappiamo nemmeno se sia tecnicamente ormeggiabile”, ha aggiunto.
Nel corso dell’incontro è stato affrontato anche il tema degli impianti previsti dal piano di decarbonizzazione. “I sindacati, all’unanimità, hanno evidenziato che per dare consistenza all’intero progetto sono fondamentali i forni elettrici e il preridotto (dri)”, ha spiegato Emiliano. “Questo passaggio è essenziale per rafforzare il sito di Taranto sotto il profilo industriale e per ridurre il numero di esuberi”, ha sottolineato.
Il confronto è stato giudicato positivo dal presidente pugliese, che ha raccolto con favore l’apertura mostrata dalle organizzazioni sindacali. “Hanno incoraggiato il proseguimento del percorso, perché solo garantendo una dotazione energetica adeguata e impianti funzionali si potrà dare reale concretezza alla transizione verso un’industria più sostenibile”, ha concluso Emiliano.