Turco: “Dubbi su gestione appalti per Giochi del Mediterraneo”
Il vice presidente del M5S si interroga sui ribassi del 33% e sull’esclusione delle imprese locali

“Dopo la denuncia dei ritardi e delle disfunzioni sollevata dal Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo (CIGM), la cancellazione da parte del Governo Meloni degli investimenti infrastrutturali su ferrovia, strade e aeroporto, e la scelta di dirottare 50 milioni dal villaggio olimpico, che doveva trasformarsi in studentato, al noleggio di due navi da crociera, arriva oggi anche la pesante denuncia del presidente di Ance Taranto, Vito Messi. Una denuncia gravissima, ma purtroppo non sorprendente: la gestione commissariale dei Giochi del Mediterraneo si conferma distante dalle esigenze di sviluppo e inclusione del tessuto imprenditoriale locale. È un errore politico e strategico che si traduce nell’ennesimo fallimento del Governo Meloni. L’esclusione delle imprese locali dai lavori, come accaduto in ultimo per il Centro Nautico, solleva dubbi sulla gestione commissariale e dimostra il disinteresse verso l’economia del territorio”. Lo scrive in una nota Mario Turco, vicepresidente e responsabile del Comitato Economia, Lavoro e Imprese del M5S.
“Il bando è stato costruito sul criterio del massimo ribasso, in sostituzione dell’offerta economicamente più vantaggiosa: una scelta anacronistica che penalizza la qualità, la sicurezza sul lavoro e la sostenibilità degli interventi - aggiunge Turco -. Non a caso l’appalto è stato aggiudicato a un’impresa del Nord con un ribasso del 33% sul valore d’asta. Una riduzione così drastica non può non sollevare seri interrogativi sulla reale capacità di rispettare standard adeguati, salvaguardare la sicurezza dei lavoratori, rispettare gli obblighi contrattuali e fiscali e coprire i maggiori costi logistici, inevitabili per chi opera lontano da Taranto”.
“Il commissariamento, nato con la promessa di accelerare e semplificare, ha generato soltanto opacità, ritardi e scelte discutibili. Non solo ha escluso le imprese locali, ma mette a rischio la qualità stessa del lavoro e delle opere. Taranto non può subire l’ennesima beffa: grandi eventi e grandi appalti senza alcun ritorno economico, occupazionale e sociale per la comunità. Per questo chiedo che il Governo riferisca immediatamente in Parlamento sulle motivazioni dei criteri adottati nei bandi di gara, sui ribassi realizzati in tutti gli appalti affidati, sulla loro destinazione e su eventuali maggiorazioni di prezzo o varianti accordate”.
”Rivolgo inoltre un appello alle Autorità competenti affinché vigilino con rigore sul rispetto delle clausole contrattuali, delle norme sulla sicurezza, sui subappalti e sulla regolarità contributiva e fiscale. Così come stanno procedendo, i Giochi del Mediterraneo rischiano di trasformarsi in una clamorosa occasione persa per Taranto, nel silenzio complice anche degli enti locali. Ma l’obiettivo originario, che aveva motivato la scelta di Taranto come sede, era ben altro: non solo ristrutturare qualche impianto sportivo, ma garantire sviluppo, riscatto e orgoglio per la città e per i suoi cittadini», conclude Mario Turco.