E’ stato approvato il nuovo regolamento del Comune di Taranto per le produzioni cinematografiche, sempre più frequenti e importanti, che si svolgeranno nella nostra città. E’ sicuramente il risultato di una “buona politica” da parte dell’Amministrazione con la quale abbiamo aperto un confronto sul tema circa 1 anno fa e che, probabilmente, avrebbe visto la luce già diversi mesi fa se non ci fosse stata la prematura caduta della passata consiliatura.

Il risultato che abbiamo raggiunto nasce da un proficuo confronto sindacale da parte dell’Amministrazione che riteniamo debba essere una prassi consolidata e da valorizzare. Il regolamento approvato prevede una serie di capisaldi importantissimi che, nei fatti, segnano un punto di discontinuità rispetto alle tristi vicende, come quella di Sun Film Group, che hanno visto protagonista, in negativo, la nostra città e dalla quale vicenda, ancora oggi non conclusa, risultano centinaia di persone in posizione di credito.

I punti fondamentali che oggi vengono approvati sono: obbligo, per le produzioni, dell’utilizzo del contratto nazionale di SLC CGIL-FISTEL CISL-UILCOM UIL delle troupes, la verifica preventiva della situazione contributiva delle aziende, l’obbligatoria comunicazione preventiva del numero di lavoratori e maestranze coinvolte, obbligo del testo unico sulla sicurezza 81/08, comunicazione ex post delle retribuzioni e versamenti contributivi ai lavoratori coinvolti. Come SLC CGIL Taranto e Puglia  e CGIL di Taranto, siamo pienamente soddisfatti del risultato ed ancora una volta possiamo dire, a testa alta, che a Taranto “la cultura è lavoro”: questo deve continuare a essere il vero modo di agire, dando seguito con concretezza ai nostri intendimenti.

“Un atto importante e molto positivo da parte dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale l’aver accolto una nostra richiesta di coniugare la prospettiva di produzione e riproduzione culturale con la tutela dei diritti dei lavoratori”, dichiara Paolo Peluso, Segretario Generale CGIL Taranto.

Taranto, da tempo, è al centro di tantissime produzioni che stanno rilanciando un’immagine diversa della città, da valorizzare sicuramente: accanto a questo, c’è anche il lavoro, quello vero e regolare, con le dovute garanzie contrattuali e normative. Un successo, in questo momento storico del nostro Paese, non scontato assolutamente e che siamo riusciti a scrivere con una buona prassi politica, valorizzando un confronto costruttivo e positivo con l’Amministrazione che, su questo tema, si è mostrata attenta e propositiva. Da tempo e su tutti i tavoli, abbiamo rafforzato il concetto secondo cui “cultura è lavoro”: questo non deve essere solo il nome di congressi e tavole rotonde ma una buona prassi da tradurre concretamente per i lavoratori e sui territori. In questo campo, a Taranto abbiamo scritto esattamente questo. (Di Nicola Di Ceglie e Andrea Lumino)