Taranto, Capuano esalta la Turris: ‘Menichini sprecato per la C’

Il tecnico torna a Torre del Greco dove è partita la sua avventura rossoblu

Eziolino Capuano (foto Max Todaro)
TARANTO
02.03.2024 13:21

(Di Lorenzo Ruggieri) Da Torre del Greco a...Torre del Greco. 536 giorni dopo, Ezio Capuano torna al 'Liguori', dove nel settembre del 2022 esordì per la seconda volta sulla panchina del Taranto: “Disputammo un'ottima gara, passando anche in vantaggio nonostante due infortuni”, ha ricordato il tecnico degli ionici alla vigilia della sfida contro la squadra di Menichini: “Oggi, però, la storia è completamente diversa. La salvezza dello scorso anno rientra tra i miei miracoli calcistici più belli degli ultimi anni, prendendo una squadra allo sbaraglio e conducendola quasi ai playoff, persi per un gol. Molti di quei giocatori attualmente militano in D o sono ai margini in Serie C, ma non smetterò mai di ringraziarli”.

Turris: “Non scopro io il valore della Turris. Affronteremo una squadra compatta, che subisce pochissimo e che ha ottenuto risultati importanti. Menichini è un tecnico molto abile nel preparare le partite ed è sprecato per la Serie C. I corallini dispongono di giocatori da categorie superiori come Franco, Contessa e Scaccabarozzi. Hanno giovani interessanti e sono una compagine forte. Inoltre, ritroveranno il supporto del pubblico dopo due partite. Sarà una sfida impegnativa, ma mi auguro di averla preparata bene”.

Gruppo: “Il gruppo è il segreto di questa squadra. Ciò non vuol dire andare a cena insieme o al cinema, ma soffrire per il compagno. Il merito è di chi ha costruito questa squadra, anteponendo gli uomini ai giocatori. Miceli e Matera, per esempio, non giocavano altrove, mentre qui sono diventati titolari”.

Impegni ravvicinati: “Dopo la sfida con la Turris avrò solo la rifinitura per preparare il prossimo match. Conviviamo con una serie di problematiche e cambierò qualcosa, tenendo conto degli impegni. Abbiamo dimostrato di non essere dipendenti da nessuno, ma tanti giocatori non sono ancora in grado di reggere due gare in poche ore con la nostra intensità”.

Assenza dei tifosi: “Giocare senza pubblico è come assistere a un'opera senza platea. Non è bello e non è giusto, i nostri tifosi ci aiutano tantissimo, ma non cerchiamo alibi“.

Coppa Italia: “Il Catania ha avuto la possibilità di salvare una delle stagioni più fallimentari degli ultimi 20 anni grazie alla Coppa Italia. Il regolamento, però, va accettato e rispettato”.

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