Mavie Da Ponte
Mavie Da Ponte

Il 2 dicembre si terrà a Taranto l’ultimo appuntamento della rassegna letteraria Il coraggio tra le pagine: ospite la scrittrice Mavie Da Ponte, che presenterà il suo nuovo romanzo La disobbediente, edito da Marsilio.

L’incontro avrà luogo a Mercato Nuovo, con inizio alle 18.30. L’ingresso è libero. La disobbediente è la storia di una millennial che rifiuta la maternità biologica ma si ritrova a fare i conti con altre maternità, altri amori, altri percorsi di crescita: perché essere madre, a volte, significa uscire da se stessi e imparare a dire «noi».

Originale voce della narrativa italiana contemporanea, Mavie Da Ponte è già stata alla prima edizione di questa rassegna, due anni fa, con il suo libro d’esordio. A conversare con lei di disobbedienze, di scelte, di presente e di tanto altro saranno Vincenzo Parabita e Teresa Tatullo. La seconda edizione di Il coraggio tra le pagine è organizzata da Volta la carta, in collaborazione con Alzàia (associazione che gestisce il Centro Antiviolenza “Sostegno Donna” di Taranto), ed è vincitrice dell’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità” del Consiglio Regionale della Puglia. 

L’AUTRICE

Mavie Da Ponte è nata nel 1987, vicino al mare e in mezzo alle storie. Dopo studi linguistici e un dottorato in Letteratura francese contemporanea, oggi si dedica alla scrittura. Per Marsilio, nel 2023, ha esordito con il romanzo “Fine di un matrimonio”. A settembre di quest'anno, sempre per Marsilio, è uscito "La disobbediente".

IL LIBRO

Monda l’ha sempre saputo: non vuole figli. Non ne avrà, il suo corpo disobbediente non si presterà al dovere sociale né all’istinto animale della riproduzione, e la sua vita non si adatterà a una tacita norma che, da sempre, vede nelle donne creature nate solo per metterne al mondo altre. All’inizio del romanzo, Monda ha trentacinque anni. Alle spalle una formazione accademica che ha promesso molto e non ha mantenuto nulla, un fidanzato che ama, sembrava aver accettato la sua decisione, ma adesso non è più così sicuro. Nel momento in cui Monda sta per cedere alle pressioni di lui, la sua natura ribelle riaffiora e s’impone, prepotente e vitale, e le fa cambiare strada. Perché forse si nasce disobbedienti, ma bisogna esercitarsi, e Monda ha cominciato molto presto: per la storia famigliare, i vuoti affettivi, gli abbandoni che l’hanno costruita, per il suo carattere riottoso e per il suo desiderio di esistere in prima persona, di dire «io» senza paura, di farsi riconoscere in quanto Monda, in quanto donna, in quanto essere umano capace di decidere, di amare e scegliere.