Una seggiola con i colori e per i tifosi del Taranto per beneficienza

(di Cosimo De Bartolomeo) Marco Maraglino è un giovane ragazzo tifoso del Taranto che durante il periodo del covid per sopravvivere ha dovuto così reinventarsi come fanno tutti i giovani in difficoltà senza lavoro. Nasce così l' idea della "seggiola". Un tipo di auto imprenditorialità che consiste nel lavorare manualmente delle sedie personalizzate per le attività commerciali. Quella che sembrava una necessità in situazione d' emergenza è diventato un vero e proprio lavoro tanto da realizzarne ben 99. La numero 100 appena realizzata è dedicata alla splendida Curva Nord e Marco ha così pensato di metterla all'asta per far sì che il ricavato vada devoluto in beneficenza.
Marco ci dici come hai avuto l'idea della seggiola?
"In pieno periodo di pandemia tra lavoro dimezzato e cassa integrazione, ho dovuto per forza di cosa rimboccarmi le maniche come sono ormai abituato a fare anche inventandomi qualcosa e sapevo di poter contare sull'appoggio di tanti miei amici commercianti del mio paese".
Come nasce questa passione?
"Era quasi una necessità sfociata poi in passione man mano che le mie creazioni acquistavano credibilità"
Ci spieghi nel dettaglio questa iniziativa dedicata alla seggiola numero 100? Qual è il tuo obiettivo?
"Sbirciando tra i vari social mi sono imbattuto in tante cose handmade e questa cosa mi ha indirizzato verso la seggiola. Vedevo sedie personalizzate con varie tecniche quali dipinti di paesaggi volti e pezzi di canzoni e ho provato a dare a queste un'impronta personalizzata indicando quale target principale le attività commerciali così ho chiesto la fiducia di amici commercianti a cui ho semplicemente riportato in primis il loro logo su una seggiola da utilizzare nei vari locali come complemento di arredo. Come fatto precedentemente ho provato con un po' di empatia a immedesimarmi nei panni di gente meno fortunata di me. L' uomo per natura tende a lamentarsi ma guardandoci intorno dovremmo ringraziare in tanti delle possibilità che abbiamo, della salute, degli affetti che spesso diamo per scontato ma pensandoci bene non lo sono e sono il fulcro del nostro percorso. Quindi dicevo, ho provato quale forma di ringraziamento per il seguito ottenuto e i riconoscimenti anche esteri, a omaggiare i miei committenti e soprattutto i più bisognosi. Infatti le mie seggiole hanno due denominatori comuni. Un piede di colore differente e un numero seriale per ogni creazione dietro lo stesso piede. Più di 100 creazioni in poco più di un anno sono una piccola soddisfazione. La sedia del Taranto appunto da un idea iniziale di un supertifoso rossoblu che poi per motivi svariati ha dovuto rinunciare ma dentro me oramai era impressa la bozza e spinto dalla consapevolezza della amore dei tarantini per il calcio, ho pensato comunque di portarla a termine e appunto provare a fare qualcosa di benefico per le persone meno fortunate con la speranza che quest'iniziativa venga apprezzata e supportata da tanta gente".