Ex Ilva, Urso: “Manifestazioni entro il 15 settembre, gara entro novembre”
Il ministro sui forni elettrici: “Tre a Taranto, uno indispensabile al Nord, Genova scelga se ospitarlo”

“Le manifestazioni di interesse per l’acquisto degli impianti dell’ex Ilva scadono il 15 settembre e l’obiettivo è quello di aggiudicare la gara entro novembre”. Lo ha dichiarato Adolfo Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy, in un’intervista al Secolo XIX, anticipando i temi che affronterà nella visita a Genova.
Il ministro ha rilanciato l’ipotesi di un forno elettrico a Cornigliano, ritenuto necessario per alimentare gli stabilimenti del Nord. “Genova dica se lo vuole o se è contraria” ha affermato Urso ricordando che il piano di decarbonizzazione prevede tre forni a Taranto e uno al Nord, destinato a servire gli impianti di Genova, Novi Ligure e Racconigi, con una capacità stimata di due milioni di tonnellate.
L’invito a Genova è arrivato dalla sindaca Silvia Salis, che ha chiesto al ministro di illustrare direttamente al territorio l’opzione Cornigliano nell’ambito del progetto di rilancio del gruppo siderurgico. “L’Ilva è in crisi da quasi quindici anni, lacerata dal conflitto tra lavoro e salute, che oggi possiamo ricomporre con un piano condiviso di decarbonizzazione”, ha sottolineato Urso.
Il ministro ha ricordato che in Italia sono attivi 34 forni elettrici in 26 località, senza criticità ambientali segnalate. “Nessuno si è mai lamentato: è quanto di meglio oggi esista nella siderurgia green” ha aggiunto. La scelta finale su dove realizzare il forno elettrico spetterà agli investitori, in base a convenienze economiche e condizioni locali.
Sul fronte delle materie prime, Urso ha confermato l’impegno dello Stato a fornire il preridotto necessario attraverso gli impianti gestiti da Dri d’Italia, società controllata da Invitalia. Ma ha anche avvertito: “Se Taranto non consentirà l’approdo temporaneo della nave rigassificatrice, anche il Dri per il Nord potrebbe essere collocato altrove”.
Giovedì il ministro incontrerà Roberto Occhiuto, governatore della Calabria, che ha già manifestato disponibilità a ospitare un polo Dri a Gioia Tauro, sulla base delle prime valutazioni tecniche.