Ex Ilva, Bombardieri: “Situazione sempre più grave, servono certezze”
Il segretario della Uil da Bari: “La cassa integrazione non basta, lo Stato entri in campo a tutela dei lavoratori”

“Siamo preoccupati, e lo diciamo da tempo. Le ultime vicende non fanno che aumentare le nostre preoccupazioni”. A parlare è Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, intervenuto a Bari in occasione di un evento organizzato dalla Uila, tornando sul futuro incerto dello stabilimento ex Ilva di Taranto.
Il sindacalista ha riferito che le categorie nazionali hanno formalmente richiesto un incontro urgente con l’esecutivo per fare chiarezza su quanto sta accadendo. “Aspettiamo questo confronto per capire che cosa succederà sul sito, anche perché ci sono di mezzo decisioni assunte dalla magistratura che esulano dalla nostra competenza e da quella politica”, ha precisato, invitando a trattare il tema con la dovuta cautela.
Bombardieri ha poi ribadito la posizione della Uil sull’eventuale presenza dello Stato all’interno dell’impianto siderurgico, ipotizzando un ruolo diretto del pubblico nella gestione della crisi: “Pare che possa essere una garanzia, soprattutto rispetto a un asset strategico per il Paese. L’intervento pubblico è necessario”, ha affermato.
Sulla nuova richiesta di cassa integrazione, che riguarda migliaia di lavoratori, il leader sindacale è stato netto: “Non è mai sostenibile tenere un lavoratore a casa. Bisogna lavorare per creare le condizioni affinché i lavoratori tornino a produrre, non per mantenerli in cassa”. La situazione, ha concluso, resta complicata, e per questo motivo “aspettiamo di conoscere al più presto le risposte del governo”.