Virtus Francavilla: Magrì, ‘Vogliamo alzare l’asticella’

Il presidente illustra il progetto ambizioso, che passa anche dalla gestione pluriennale dello stadio

V. FRANCAVILLA
05.07.2020 12:40


"Guardiamo avanti e pensiamo al futuro dando continuità al progetto. In quest’ottica abbiamo deciso di confermare il ds Fernandez e il tecnico Trocini, cercheremo di far restare anche tutto il gruppo dello scorso anno - dichiara Antonio Magrì, presidente della Virtus Francavilla, a Virtus Francavilla Magazine, organo ufficiale del club -. Abbiamo sedici calciatori contrattualizzati e per noi i contratti si rispettano. Siamo precisi e pretendiamo la stessa precisione: chi è sotto contratto con la Virtus sarà a Francavilla anche nella prossima stagione. Sicuramente è da ritenersi confermata la coppia Perez-Vazquez. Stiamo lavorando anche per rinnovare i prestiti. Tra i calciatori in scadenza non rimarrà Baclet, mentre Poluzzi e Albertini, ai quali avevamo proposto il rinnovo, non faranno parte del nostro progetto. Poluzzi preferisce andar via per problemi familiari, mentre ad Albertini avevamo prosposto un biennale con un congruo aumento, ma ha rifiutato perché vuole cambiare aria. Vuole vivere una nuova esperienza in una piazza che ritiene più importante. Saranno sicuramente sostituiti con elementi dello stesso spessore. Per la prossima stagione, l’obiettivo è alzare un po’ l’asticella, perché riteniamo di avere una squadra forte che può dare grandi soddisfazioni, sempre seguendo la nostra politica di bilancio attenta ai costi. Stadio? Abbiamo partecipato alla gara per l’affidamento pluriennale del “Giovanni Paolo II” proponendo anche una serie di lavori di ampliamento di cui la società si farà carico chiedendo la gestione per 15 anni. Alla gara non hanno partecipato altre ditte o soggetti, quindi abbiamo ottenuto la gestione dell struttura che, tra qualche giorno e compatibilmente con il disbrigo delle pratiche burocratiche, formalizzeremo. Sarà un punto importante del nostro percorso di crescita: amplieremo lo stadio in diversi step, portandolo prima a 3500 poi a 5000 posti. Realizzeremo anche la nostra nuova sede nell’area dei vecchi spogliatoi e una tribuna centrale finalmente degna di questo nome, oltre a una curva. I lavori si svolgeranno nel corso degli anni senza intaccare l’agibilità dello stadio: non vogliamo più ripetere l’esperienza di giocare a lungo fuori casa. Cercheremo di ottenere i finanziamenti per i lavori senza chiedere soldi al Comune: con la gestione diretta dello stadio potremo avere una crescita graduale ed essere ancora più ambiziosi nei prossimi anni".

Taranto: Beethoven apre il Magna Grecia Festival
Studio 100: Taranto, pronto primo colpo in attacco