Siderurgia, Socialismo XXI: “No siti distanti tra loro, evitare sprechi ed extra costi”

Il segretario regionale di Socialismo XXI per lo Jonio e la Puglia, Salvatore Mattia, ha illustrato la posizione del movimento sulle strategie produttive nel settore siderurgico, avvalendosi della collaborazione dell’ingegnere Giovanni Pignatelli, esperto di siderurgia applicata.
Secondo Mattia, per la produzione industriale a ciclo continuo è preferibile concentrare le attività in un unico sito produttivo, evitando la frammentazione tra stabilimenti distinti e lontani. Una collocazione unificata, possibilmente in prossimità di porti mercantili adeguati, permetterebbe di ridurre sprechi energetici, costi di trasporto e stoccaggio, assicurando maggiore competitività.
La separazione tra siti di produzione di semilavorati (DRI), acciaio (EAF) e prodotti finiti comporterebbe, a giudizio di Socialismo XXI, un incremento dei costi, rischi di interruzioni non programmate e sprechi energetici. L’opzione di siti separati sarebbe valutabile solo per produzioni limitate, dove l’economia di scala resterebbe comunque esposta a oscillazioni di prezzo sul prodotto finito.
Nella proposta viene inoltre richiamata l’esigenza di procedere alle bonifiche dei territori inquinati e di garantire la stabilità occupazionale. A tal fine, Socialismo XXI suggerisce l’istituzione di un comitato tecnico-scientifico di controllo, per accelerare i tempi della transizione ecologica ed evitare lunghe fasi di stallo.
«Questa è una sintesi per dare una risposta semplice a tematiche complesse», ha dichiarato Mattia, precisando che si tratta di valutazioni di carattere politico-sindacale con un parere tecnico fornito dall’esperto Pignatelli, e invitando le parti interessate ad avviare approfondimenti e confronti sul tema.