Giacomo Conserva
Giacomo Conserva

“Il bilancio è un atto politico per antonomasia. Qui si sta compiendo una forzatura istituzionale e democratica”. È così che Giacomo Conserva, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, ha duramente criticato la decisione della Giunta pugliese di portare in approvazione il bilancio di previsione 2026 e il bilancio pluriennale 2026-2028.

Per il rappresentante del Carroccio si tratta di una scelta “inopportuna e discutibile anche sul piano politico e istituzionale”, che mette a rischio la correttezza procedurale della manovra. “Il bilancio si fonda su un rendiconto 2024 non ancora approvato - spiega Conserva -, e questo è stato sottolineato anche dai revisori dei conti. Esiste una condizione sospensiva legata all’approvazione del rendiconto e dell’assestamento 2025”.

Conserva denuncia anche l’assenza dei bilanci preventivi delle Asl, “con oltre 350 milioni di euro da recuperare nel comparto sanitario regionale, senza che nel documento vi sia alcuna traccia di questi numeri”.

Secondo il capogruppo leghista, un simile bilancio manca dei tre requisiti fondamentali: numeri consolidati, previsioni prudenziali e responsabilità politica. “I numeri non sono consolidati, le previsioni fiscali su Irap e Irpef sono ottimistiche, e la responsabilità politica è assente, perché si impegna la Regione su un bilancio triennale in piena fase di fine mandato”.

Conserva teme che l’atto possa finire sotto la lente del Governo: “C’è il rischio concreto che venga impugnato, poiché approvato in assenza di rendiconto e da un organo in prorogatio”.

Il capogruppo della Lega annuncia infine la posizione del partito: “Voteremo contro. Questo bilancio è privo di trasparenza, di correttezza contabile e di legittimità politica”.