In un momento di forte tensione istituzionale e cittadina, Europa Verde Taranto esprime vicinanza al sindaco Piero Bitetti perché “impegnato in una delle scelte più delicate per il futuro del capoluogo ionico”.

“Siamo al suo fianco, non per schieramento, ma per senso di responsabilità”, affermano i referenti del movimento ecologista. Viene riconosciuto al primo cittadino il coraggio dimostrato con il parere negativo all’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), e si auspica un ripensamento dopo quella che viene definita come “umana stanchezza fisica e psicologica”.

Europa Verde invita il Sindaco a partecipare attivamente al confronto sull’accordo di programma promosso dal Ministro Adolfo Urso, che viene criticato duramente: “Un accordo senza valutazioni ambientali e sanitarie, senza bonifiche, senza soluzioni occupazionali, che va rigettato al mittente senza pressioni da Roma né da Bari”.

Il comunicato esprime inoltre solidarietà alla cittadinanza in protesta: “Riconosciamo e rispettiamo la mobilitazione di chi oggi rivendica con forza il diritto alla salute, alla dignità, al futuro”. In questa cornice, Europa Verde ricorda di aver promosso un “incontro aperto con il mondo associativo locale”, ascoltando pareri scientifici e politici, senza escludere alcuna voce.

Al tempo stesso, si lancia un appello alla vigilanza: “Riteniamo fondamentale tenere lontani provocatori e seminatori di odio, che nulla hanno a che vedere con una battaglia civile e legittima”. Il movimento condanna con fermezza ogni forma di violenza o intimidazione che, si sottolinea, finisce per danneggiare le stesse cause che si intendono difendere: “I veri nemici di questa città si trovano a Roma”.

Europa Verde stigmatizza anche “le fake news diffuse da alcune testate giornalistiche”, che avrebbero parlato di “incappucciati” e descritto in termini fuorvianti la mobilitazione ambientalista e associativa.

In conclusione, l’appello del movimento è rivolto a tutti gli attori della città: “Restiamo lucidi, costruttivi e uniti. Confrontiamoci con fermezza e passione, ma senza rancore. Solo così Taranto potrà uscire più forte da questo passaggio storico”.