Tra navigazioni a vela, percorsi creativi e scoperta del territorio urbano, si è concluso nei giorni scorsi un progetto che ha coinvolto gli studenti della 3aE dell’ITES Pitagora di Taranto, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra l’associazione Noi&Voi e Salpiamo, si inserisce nel programma nazionale “Oltre l’Ombra”, sostenuto dall’impresa sociale Con i Bambini, e ha messo al centro il tema della legalità come esperienza concreta e vissuta.

Un progetto multidisciplinare, che ha unito attività in aula e fuori, per mare e per terra: escursioni in barca a vela, camminate tra i vicoli della Città vecchia e momenti laboratoriali dedicati alla riflessione personale e di gruppo. L’obiettivo era quello di stimolare una nuova consapevolezza nei ragazzi, guidandoli a osservare il proprio ambiente con occhi nuovi e a rafforzare il senso di appartenenza e responsabilità.

Con l’accompagnamento dell’illustratore e visual artist Alessio Sangregorio, gli studenti hanno raccontato questa esperienza attraverso il linguaggio dell’arte visiva, producendo tre collage fotografici nati dalla rielaborazione di immagini e sensazioni vissute. “Non abbiamo dato priorità al lato creativo – ha raccontato Sangregorio – ma al processo collettivo: il lavoro di gruppo, costruito passo dopo passo, è stato il vero obiettivo”.

A sottolineare il valore educativo dell’esperienza è stato anche Gianpaolo Pisconti, esperto di educazione alla legalità e membro del team progettuale: “Contrastare la povertà educativa significa prevenire la devianza giovanile. Vivere il territorio, scoprire la fotografia, uscire in mare: tutto questo lascia un segno nei ragazzi”.

Grande soddisfazione anche da parte del docente referente, professor Giorgio Rossano, che ha evidenziato come il percorso sia stato pensato su misura per la classe: “I ragazzi si sono sentiti coinvolti, valorizzati, hanno guardato la città con uno sguardo nuovo e hanno vissuto il progetto come un’occasione vera di crescita”.

“La legalità non si limita all’osservanza delle regole. È anche costruzione di alternative culturali alla violenza, è promozione del rispetto e della convivenza. È partire dalla classe, dalla famiglia, dal quartiere, fino ad arrivare alla città, vista da terra e da mare”, ha aggiunto Umberto Di Toppa, presidente dell’associazione Salpiamo.

Un progetto che ha unito educazione, cittadinanza e creatività, con l’intento di lasciare un’impronta concreta nei percorsi di vita dei giovani partecipanti.