Taranto: Favola storica, ora sei nel calcio che conta

La nostra analisi dopo il 3-2 di Venosa

TARANTO
Lorenzo Ruggieri
15.06.2021 19:34

Non poteva esserci finale più rappresentativo per la favola Taranto. Il match di Venosa è stato un'altalena di emozioni, tra alti e bassi, che rispecchia il trionfante cammino dei rossoblù. Una squadra che ha sempre fatto delle difficoltà il proprio punto di forza, dimostrando di sapersi rialzare dopo ogni delusione. A mente lucida, esaminare la gara tra Taranto e Lavello appare più semplice e suggestivo. Affrontare la squadra di Zeman all'ultima giornata utile per approdare in Serie C equivale ad una roulette russa. Lo dimostrano i primi minuti del match. Il tridente formato da Longo, Burzio e Marotta non ha offerto punti di riferimento alla retroguardia ospite, svariando più volte su tutto il fronte offensivo. Il pacchetto arretrato di Laterza, al contrario, si è lasciata adescare dai loro movimenti, offrendo spazi agli inserimenti dei lucani. Il gol del vantaggio di Dell'Orfanello nasce sulla falsariga di quanto appena descritto. Il gol, però, ha rianimato lo spirito tarantino. Con coraggio e determinazione, i rossoblù hanno saggiamente scelto di attaccare le corsie laterali. Da qui sono nati i traversoni da cui sono scaturiti i calci d'angolo decisivi per i gol di Corado e Gianmarco Rizzo. Nella ripresa, un errato rinvio di Silvestri ha spalancato le porte alla doppietta personale di Dell'Orfanello. Come nel corso dell'intera stagione, il Taranto non ha mollato e ha trovato il gol del vantaggio grazie ad un asse tutto under tra Boccia e Santarpia che ha portato al gol quest'ultimo. Già, gli under. Usare questo termine è riduttivo e inappropriato, poiché hanno tutti dimostrato di saper reggere il confronto con i cosiddetti 'over'. Grazie, ovviamente, alla straordinaria intuizione del diesse Montervino. Promozione conquistata sul campo, dunque, contro i favori del pronostico. Un successo che consente ai tifosi rossoblù di gioire dopo anni di insoddisfazioni e fallimenti. La squadra di Laterza (allenatore stacanovista e preparatissimo) ha regalato la possibilità alla città di Taranto di approdare finalmente nel calcio che conta. Una città il cui popolo è rimasto a lungo inascoltato e sfruttato ha trovato nello sport la possibilità di primeggiare e riscattare la propria reputazione a livello nazionale. Da qui si evince la gioia e la commozione del pubblico. Il gol di Santarpia ha permesso a 560 mila persone di staccare il biglietto per un treno chiamato Serie C. Il viaggio, si spera, sarà di sola andata. (CS)

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