“Ennesimo episodio di malasanità a Taranto, anzi ormai possiamo parlare di vera e propria indecenza. E’ di qualche giorno fa la notizia, di una signora di 94enne rimasta “senza assistenza” per ben 14 ore al Pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. La donna, giunta nella struttura con un piede in necrosi a causa del diabete, è rimasta in attesa fino alle 2:30 di notte senza le cure necessarie, senza la possibilità semplicemente di lavarsi o ricevere un piatto caldo, per poi essere rimandata a casa”. Lo scrive in una nota Cosimo Festinante, consigliere comunale di Svolta Liberale per Taranto.

”Emiliano, invece di occuparsi con urgenza dell’emergenza sanitaria a Taranto, rimane immobile, come da 8 anni a questa parte - aggiunge Festinante -. Per decongestionare il pronto soccorso, perché non si attiva per l’attuazione delle procedure "Fast Track" così come da poco avviene all’Ospedale Perrino di Brindisi e in altre realtà italiane? Gli infermieri, adeguatamente formati, in queste realtà, indirizzano 
direttamente al medico specialista ospedaliero quei pazienti con specifici segni e sintomi riconducibili generalmente a situazioni di urgenza "a bassa intensità", come è il caso del codice verde; così si avviano quelle buone procedure che hanno il fine di aiutare a ridurre il  sovraffollamento nei pronto soccorso”.

”Ma dalle parti nostre, nulla di fatto - continua Festinante -. Emiliano è solo interessato a incassare la nuova giravolta di Melucci, che fino a ieri ne aveva preso le distanze. Nel loro ultimo incontro riappacificatorio, il Sindaco di Taranto invece di battere i pugni sul tavolo chiedendo un intervento concreto sulla emergenza sanitaria in atto, avrà raccontato di quanto è prioritario per la città che il primo cittadino non sacrifichi la sua libertà di autodeterminazione politica per poi chinare il capo dietro all’ennesimo comando del Governatore”.

Concludendo, Festinante non nasconde la propria amarezza:” Medici, cittadini, infermieri sono vittime di questa situazione di stallo e gli stessi dirigenti hanno le mani legate per colpa di questa cattiva gestione che dura da anni. Non posso che unirmi al coro unanime di questi giorni: VERGOGNATEVI E ANDATE A CASA”.