Caro Babbo Natale,

Quest'anno ci saranno duecento sorrisi in meno sotto l'albero. Ti chiediamo scusa. Non potremo celebrarti come meriti. Il verbo "meritare", ahinoi, sta caratterizzando pesantemente questo difficile momento di storia della New Basket Palagiano.

Non fraintenderci, la nostra convinzione di "meritare di più" non muove da alcun sentimento pretenzioso. È un grido disperato di un popolo a cui hanno tolto la propria casa. Ci sentiamo afflitti. Il trasferimento altrove crea problemi logistici irrisolvibili. Siamo costretti, con la morte nel cuore, a vedere un nonno che non può più tifare sua nipote o un amichetto che non ha più modo di supportare i suoi compagni di classe alle loro prime esperienze. Questo è il lato di Palagiano che nessuno vorrebbe vedere ma, allo stesso tempo, è uno dei più presenti nell'influenzare negativamente la vita di tutti i cittadini; una storia locale fatta di promesse mai mantenute e di girare lo sguardo sempre dalla parte opposta alle esigenze della comunità.

Ma non preoccuparti, caro Babbo Natale, non abbiamo intenzione di arrenderci. Finché vedremo la curiosità di un piccolo atleta, finché parteciperemo alla soddisfazione di un genitore, finché combatteremo con i nostri senior, finché aiuteremo la dirigenza nel crescere tutti insieme, finché resteremo uniti in un'unica meravigliosa e potete marea gialloblù, non ci sarà scoglio che potrà fermare il nostro percorso.

A te, caro Babbo Natale, chiediamo, come di consueto, un piccolo miracolo: rendi i cuori freddi e chiusi un po' più allineati al bene di tutta la comunità, specialmente delle fasce d'età più giovani. Con la speranza che, la prossima volta, potremo festeggiare tutti insieme a casa nostra. Perché siamo una famiglia, perché siamo la New Basket Palagiano.