Nasce GhostNetZero, l’app pensata per combattere le reti fantasma, una delle forme più subdole e dannose di inquinamento marino. Promossa dal WWF e sviluppata inizialmente in Germania, l’app è stata adattata per l’Italia e si propone di diventare uno strumento efficace per subacquei e operatori del mare.

Con un’interfaccia intuitiva, GhostNetZero consente di segnalare e geolocalizzare attrezzi da pesca abbandonati nei fondali, permettendo la raccolta di dati cruciali per pianificare le operazioni di rimozione. Il debutto operativo dell’app è avvenuto l’11 giugno in tre località italiane: Taranto, Isole Tremiti e Catania, grazie alla partecipazione attiva della rete WWF SUB e di realtà locali come Marlin Tremiti e Jonio Pro Dive.

Il progetto si inserisce nelle attività della campagna OUR NATURE e del programma GenerAzioneMare, che promuove azioni concrete a favore del Capitale Blu. I cosiddetti ghost gear – attrezzature perse o abbandonate in mare – continuano a intrappolare animali anche per anni, danneggiando gravemente gli ecosistemi.

L’iniziativa è sostenuta dalla Fondation Segré e si affianca al progetto GhostGear già in corso con WWF Mediterraneo. Centrale il ruolo della community WWF SUB, composta da appassionati, centri diving e apneisti attivi nella pulizia dei fondali. Nell’ultimo anno sono stati organizzati oltre 30 eventi ambientali e numerose attività di formazione.

GhostNetZero rappresenta un ulteriore passo avanti nella salvaguardia del mare: ogni segnalazione potrà contribuire a proteggere habitat marini e biodiversità. Grazie alla tecnologia e alla partecipazione collettiva, ogni immersione potrà diventare un atto concreto di tutela del nostro futuro.