Taranto: ‘#Voglio Esserci’, per dire No alla violenza sulle donne
Evento organizzato dalla Uil Taranto in occasione della ‘Giornata Internazionale per Eliminare la Violenza Contro le Donne’
UIL Taranto, in occasione della “Giornata Internazionale per Eliminare la Violenza Contro le Donne”, il 25 novembre 2019, ha organizzato “#Voglio Esserci. Per dire No alla violenza sulle donne”, un incontro, dedicato alle studentesse e agli studenti delle quarte e quinte classi degli Istituti Superiori Pitagora e Cabrini di Taranto, venerdì 22 novembre dalle 9.30 alle 13, a Palazzo Pantalo, in Vico Civico in Città Vecchia, a Taranto. Quattro i focus nei quali i relatori, sollecitati dalle domande poste dalle studentesse e dagli studenti affronteranno temi quali: “Mafia e prostituzione”, Giuseppe Bellassai, questore di Taranto; “Mobbing e stalking”, Claudio Petrone, avvocato penalista; “Il corpo delle donne nella pubblicità”, Sabina Sabatini, Psicoterapeuta “Alzaia Onlus”; “Femminicidio”, Valentina L’Ingesso, presidente Alzaia Onlus. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, una donna su tre ha subito nel corso della propria vita violenza da parte di un uomo. Nel nostro paese sono circa 7 milioni di donne che hanno subito una qualche forma di violenza fisica e psicologica, per mano del partner o dall’ex di turno. Altrettanto allarmanti sono i dati che vedono sempre più donne vittime di mobbing; il 75% delle quali non denuncia e vive nella paura di perdere il proprio posto di lavoro. Molto spesso questo genere di reati ha un percorso simile: si inizia con il ricevere minacce, a volte sottovalutate dalla stessa vittima o da chi le sta intorno, per poi passare a forme di aggressione sia fisiche sia psicologiche, sino ad arrivare al femminicidio. Violenze che spesso hanno come aguzzino uomini che sono: padri, mariti, fratelli. La UIL Taranto è convinta che parlare con le nuove generazioni di temi legati all’inviolabilità della vita delle persone sia la migliore forma di prevenzione per creare una società in cui donne e uomini siano consapevoli dei loro diritti e siano in grado di riconoscere le forme di violenza e soprusi. Continuare a parlarne, per esserci, per dire un No - calmo, risoluto ma soprattutto profondamente consapevole - alla violenza sulle donne.