Taranto: Detenuto suicida in carcere, il cordoglio della consigliera Lussoso

La consigliera Angelica Lussoso (Taranto 2030) esprime il suo cordoglio alla famiglia del detenuto scomparso, nel pomeriggio di domenica 23 aprile, nel carcere di Taranto. ”Voglio esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà alla famiglia del recluso che purtroppo si è tolto la vita nel nostro carcere - ha detto la consigliera -. Si tratta del sedicesimo suicidio dietro le sbarre nel 2023 ed è straziante dover leggere questo genere di notizie”.
”Credo fermamente che il dono della vita e la dignità di ogni essere umano debbano essere tutelati e preservati, oltre ogni priorità e a prescindere dalla gravità del reato - ha aggiunto Lussoso. Si ricordi che l'art. 27 della Costituzione non sempre viene garantito (ndr. le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato [cfr. art. 13 c. 4]”.
Lussoso accende i riflettori sulla situazione disastrosa in cui versano le carceri italiane: ”Istituti penitenziari sovraffollati, condizioni igienico-sanitarie scadenti e personale carente: queste sono alcune delle tante problematiche che affliggono il sistema carcerario italiano. Dovrebbe rappresentare anche un’opportunità per i detenuti, ossia l’inizio di un percorso riabilitativo per reinserirlo nella società. Invece, molto spesso il prezzo da pagare per gli errori commessi diventa molto più alto, anche a discapito della propria vita”.
”È inammissibile che tutt’oggi i reclusi debbano vivere in queste condizioni disumane, pertanto auspico che le istituzioni possano lavorare al più presto per sbloccare e risanare il sistema carcerario italiano. Infine, rinnovo la mia vicinanza a ogni singolo detenuto e alle loro famiglie, perché so bene che significhi vivere nell’incertezza di svegliarsi, giorno dopo giorno, con la speranza che non accada qualcosa di tragico“, conclude la consigliera Lussoso.