L’elettrificazione della linea ferroviaria Bari-Taranto di Ferrovie del Sud Est, il cui completamento è previsto per giugno 2026, rischia di subire un ritardo di circa sei mesi a causa dei continui furti di rame e materiali elettrici che da inizio anno interessano la rete di alimentazione.

Le tratte più colpite risultano la Statte–Taranto Galese, con sette episodi, e la Martina Franca–Crispiano, con tre furti accertati. Altri due casi si sono verificati presso la stazione di Taranto Galese. Il materiale trafugato comprende contrappesi in ghisa e corde di rame, con danni stimati in circa 200mila euro agli impianti di trazione elettrica.

Oltre a generare costi aggiuntivi per il ripristino, i continui episodi stanno rallentando le lavorazioni e rischiano di posticipare la messa in servizio dei treni elettrici lungo la tratta, uno dei progetti strategici per la mobilità sostenibile pugliese.

In una nota, Ferrovie del Sud Est ha comunicato di aver istituito un servizio di guardiania nelle aree più esposte, in collaborazione con le forze dell’ordine, e di aver richiesto l’intervento della Prefettura di Taranto e della Procura della Repubblica per intensificare i controlli e contrastare i furti.

Un fenomeno che, oltre a danneggiare l’infrastruttura, mette a rischio i tempi di completamento di un’opera fondamentale per la connessione ferroviaria tra Bari e Taranto, parte del più ampio piano di ammodernamento delle linee regionali FSE.