Odori molesti a Taranto, M5S: “Chiudere le finestre non è prevenzione”
Il Movimento accusa Comune e istituzioni: “Sono incapaci di proteggere i cittadini”

Ancora una volta Taranto si trova a fare i conti con un forte odore di gas che ha spinto il Comune a invitare i cittadini a chiudere le finestre. Una raccomandazione che per il Movimento 5 Stelle rappresenta il simbolo di una gestione inadeguata delle emergenze ambientali e di un sistema di prevenzione insufficiente.
In una nota diffusa dal Gruppo Territoriale M5S Taranto, i pentastellati denunciano la fragilità ambientale del territorio e la mancanza di trasparenza da parte delle istituzioni locali. Dalle prime informazioni, le emissioni sembrerebbero provenire dalla rada di Mar Grande, “ma mancano ancora sistemi di monitoraggio in tempo reale e protocolli di allerta immediati per la popolazione”, sottolineano.
“Se nel 2025 la protezione dei cittadini si riduce a chiudere le finestre, significa che l’amministrazione non è in grado di garantire la salute pubblica”, scrive il Movimento che ricorda di aver ostacolato la realizzazione del rigassificatore, considerandola una scelta corretta e lungimirante alla luce delle criticità ambientali esistenti.
Il M5S critica inoltre la mancata impugnazione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) da parte del sindaco, che in qualità di autorità sanitaria locale avrebbe, secondo il Movimento, il dovere di intervenire per tutelare la salute dei cittadini.
La nota chiede un piano straordinario di monitoraggio continuo con dati pubblici e verificabili, e un confronto urgente con Provincia, Regione e Governo nazionale per la revisione delle autorizzazioni industriali.
“Taranto non può più essere un laboratorio di emergenze - conclude il Movimento 5 Stelle -. Serve una visione chiara fatta di bonifiche reali, riconversione energetica e priorità assoluta alla salute dei cittadini”.