Movimento 5 Stelle
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“A Taranto cominciano a concretizzarsi gli interventi finanziati con le risorse stanziate durante il Governo Conte, in particolare attraverso le schede del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS), di cui all’epoca era responsabile Mario Turco in qualità di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Si tratta di oltre un miliardo di euro, con circa 100 milioni destinati alla riqualificazione urbana della Città Vecchia”.  A scriverlo in una nota è il Gruppo Territoriale del M5S.

“Nonostante la lentezza di alcuni processi, molti progetti sono ormai entrati nel vivo - si legge -. Tra questi, il recupero di Palazzo Troilo, la riapertura del cantiere di Palazzo Carducci, l’assegnazione dei lavori per le mura aragonesi, e gli interventi imminenti su Palazzo Ciura, Palazzo Amati e gli ipogei di via Cava, vico Ospizio e vicoletto Galeone. È stato inoltre ultimato l’iter per l’area archeologica di San Martino e si avviano alla conclusione le procedure per Palazzo D’Ayala, mentre sono già stati affidati i lavori per Piazza Castello e per la zona delle colonne doriche”.

Il Gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle di Taranto accoglie con favore questi avanzamenti, ma sottolinea la necessità di uno sforzo ulteriore: “Il vero valore di questi interventi si misurerà nella capacità di rispettare e valorizzare l’identità storica e culturale della Città Vecchia”.

A preoccupare il M5S sono alcune scelte progettuali: “La destinazione d’uso di Palazzo D’Ayala come albergo rischia di snaturarne gli interni settecenteschi, quando inizialmente si era pensato a un polo museale”. Perplessità emergono anche sul progetto per Piazza Castello, dove “elementi scenografici come le fontane davanti al municipio appaiono in contrasto con le antiche chianche, ancora in buone condizioni sotto la pavimentazione attuale”.

“Non comprendiamo perché queste criticità non siano state considerate già in fase di progettazione, rimandando ogni valutazione alla fase esecutiva”, continua la nota. Per questo, il Movimento 5 Stelle torna a chiedere all’amministrazione comunale l’attivazione di strumenti concreti di partecipazione pubblica, affinché la cittadinanza possa visionare e discutere i progetti prima della loro approvazione definitiva.

“La progettazione partecipata non è solo una richiesta di trasparenza, ma una garanzia di rispetto verso la storia e l’identità della nostra città”, concludono dal gruppo M5S.