M5S rivendica il Tecnopolo di Taranto: “È un nostro progetto”
Il movimento accusa il Centrodestra: “Nato col Governo Conte II, Meloni ha tagliato i fondi”

Il Movimento 5 Stelle – Gruppo Territoriale di Taranto è intervenuto per ribadire con fermezza la paternità del progetto del Tecnopolo di Taranto, un’iniziativa che – affermano – è stata voluta, finanziata e strutturata proprio durante il Governo Conte con un investimento iniziale di 9 milioni di euro, grazie al lavoro dell’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Mario Turco.
Il Movimento esprime stupore per le dichiarazioni entusiaste di alcuni esponenti del centrodestra, che hanno accolto con enfasi il rifinanziamento di 1 milione di euro a favore del Tecnopolo. “Un entusiasmo fuori luogo”, sottolineano, “considerato che il progetto è stato definanziato proprio dall’attuale Governo Meloni, a causa di un’inspiegabile inattività protrattasi per quasi tre anni”.
Secondo il M5S, sarebbe bastata la nomina degli organi amministrativi e scientifici per avviare concretamente il Tecnopolo, ma l’assenza di volontà politica ha bloccato tutto, facendo perdere nel frattempo 8 milioni di euro. Per questo motivo, il Movimento chiede chiarezza sul destino delle risorse originariamente previste e sulle reali intenzioni del governo nazionale.
Il Tecnopolo – spiegano – non è un intervento qualsiasi, ma rappresenta una precisa visione strategica per Taranto, fondata su ricerca scientifica, innovazione tecnologica e alta formazione nei campi dell’economia circolare, dell’intelligenza artificiale, delle energie rinnovabili e della digitalizzazione. Un’infrastruttura pensata per attrarre talenti, generare lavoro qualificato, promuovere nuove imprese e affrancare il territorio da una dipendenza cronica da modelli industriali inquinanti e superati.
“La nostra idea per Taranto è chiara: investire nella conoscenza e nella sostenibilità ambientale. Il Tecnopolo è la dimostrazione concreta di questa visione, che si contrappone alle scelte del governo Meloni e del ministro Adolfo Urso, intenzionati a prolungare la dipendenza della città da carbone e inquinamento per altri 12 anni”.
Il Movimento conclude assicurando che continuerà a vigilare su ogni passaggio legato alla realizzazione del Tecnopolo, affinché il progetto non subisca ulteriori ostacoli e possa finalmente trasformarsi in un motore di sviluppo e innovazione per la comunità tarantina.