Manovra, Boccia: “Il Governo ferma l’Italia e smantella la sanità”

“Il Governo ferma l’Italia. Smantellano la sanità, i salari sono bloccati e a pagare sono sempre i più deboli”. Con queste parole Francesco Boccia, presidente dei senatori del Partito Democratico, ha attaccato duramente la legge di bilancio 2026 durante l’inaugurazione del comitato elettorale di Debora Ciliento, assessore regionale ai Trasporti e candidata alle prossime elezioni regionali.
L’incontro, che ha visto la partecipazione del segretario regionale PD Puglia Domenico De Santis e dei candidati Giovanni Vurchio, Giuseppe Paolillo e Antonella Cusmai, ha rappresentato l’avvio ufficiale della campagna elettorale del Partito Democratico in Puglia.
Boccia ha definito la manovra “la più debole degli ultimi dieci anni”, sottolineando che “gli appena 18 miliardi di euro di coperture si reggono su tagli e sull’uso improprio dei fondi PNRR”.
“L’Italia cresce a malapena dello 0,5% - ha aggiunto -, mentre la cassa integrazione esplode e la produttività crolla. In questo scenario allarmante, il governo Meloni approva una manovra senza visione: piccoli bonus per pochi, nessuna misura strutturale per famiglie e imprese e nuovi condoni per gli evasori”.
Il senatore dem ha poi puntato il dito contro la gestione della sanità pubblica, giudicata “al collasso”: “Solo 2,4 miliardi aggiuntivi nel 2026, ben al di sotto della media europea. Liste d’attesa infinite, personale sanitario in fuga e cittadini costretti al privato”.
Critiche anche sul fronte del lavoro e dei salari: “Dopo aver incassato 25 miliardi in più grazie all’inflazione, il governo restituisce solo briciole. I salari reali restano otto punti sotto i livelli del 2021, i giovani non trovano spazio e il lavoro stabile è un miraggio”.
Infine, Boccia ha accusato il ministro dell’Economia Giorgetti di gestire una “manovra di galleggiamento politico, senza coraggio né prospettiva”:
“È una legge di bilancio che non rilancia la crescita ma la frena. Un governo che si volta dall’altra parte mentre l’economia arretra e le disuguaglianze aumentano”.