Grottaglie, urbanistica: contestata variante per Via Leone 13°
Lo scorso 25 novembre, il Consiglio comunale di Grottaglie ha avviato il procedimento per un accordo di programma riguardante Via Leone 13°. L’intervento, presentato come un’opera di “Rigenerazione urbana”, appare invece una controversa variante urbanistica che prevede la realizzazione di tre strutture commerciali su oltre 42.000 metri quadri, con un consumo di suolo di quasi 20.000 metri quadrati e un volume edificabile di 19.000 metri cubi.
Questa scelta solleva numerosi dubbi, sia per l’impatto urbanistico che per l’assenza di coinvolgimento della cittadinanza. L’area interessata, secondo il Piano di recupero del Centro storico e del Quartiere delle Ceramiche redatto dal professor Cervellati, avrebbe dovuto ospitare attività legate all’antico quartiere, simbolo culturale ed economico della comunità. La decisione di destinare questa zona a grandi strutture commerciali rischia di compromettere non solo l’identità del quartiere, ma anche la rete commerciale esistente, già sotto pressione per la proliferazione di nuovi supermercati nella stessa area.
Il consigliere Francesco Donatelli, presidente del gruppo consiliare del PD, ha espresso preoccupazione per il mancato coinvolgimento di cittadini, commercianti, ceramisti e tecnici, proposte di audizione rigettate in sede di Commissione. Donatelli critica inoltre l’assenza di una pianificazione urbanistica adeguata: il PRG attuale risulta obsoleto e sovradimensionato, con enormi zone C che hanno causato squilibri nel territorio. La mancata adozione di un Piano Urbanistico Generale (PUG), promessa fin dal 2016 ma mai avviata, aggrava ulteriormente la situazione.
In questo contesto di carenze pianificatorie, Donatelli sottolinea anche la mancanza di politiche ambientali coerenti con il Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia, evidenziando come il Comune non abbia ancora intrapreso azioni concrete per ridurre le emissioni di CO2 entro il 2030. Nel frattempo, il territorio ha già subito danni irreparabili, come l’abbattimento di alberi e la perdita della Pineta Frantella, un prezioso polmone verde.
Durante il Consiglio, Donatelli ha proposto di rinviare la decisione per approfondimenti e maggiore partecipazione comunitaria, ma la proposta è stata respinta. Di fronte a questa chiusura, ha scelto di abbandonare l’aula, rifiutandosi di avallare una scelta che ritiene dannosa per il futuro sviluppo della città e per le prossime generazioni.
Il consigliere auspica che, nel prosieguo dell’iter, si possano introdurre correttivi che tengano conto delle reali esigenze della comunità, affinché questa scelta non gravi in modo irreparabile sul territorio e sul suo patrimonio culturale.