Pezzotto, multe a raffica: sanzionati 2189 utenti del “pezzotto”
La Guardia di Finanza commina sanzioni fino a 5000 euro: pagavano con carte rintracciabili

Svolta nella lotta alla pirateria digitale. La Guardia di Finanza ha multato 2.189 utenti italiani per aver usufruito di servizi di pay-tv pirata, il cosiddetto “pezzotto”, attraverso pagamenti tracciabili, come carte di credito o debito. Gli utenti sanzionati sono stati convocati presso i comandi della Finanza e identificati proprio grazie all’utilizzo di metodi di pagamento elettronici, che ne hanno permesso il rintraccio.
Secondo quanto riportato da Repubblica, l’importo delle sanzioni può variare da 154 a 5.000 euro, ma l’ammontare preciso per ogni singolo utente non è stato reso noto. Le sanzioni colpiscono persone comuni, soprattutto tifosi e appassionati di calcio, che si erano abbonati a pacchetti illegali per seguire le partite delle principali competizioni.
Il fenomeno del pezzotto, spiegano le autorità, genera un danno economico di oltre 300 milioni di euro l’anno solo per il sistema calcistico italiano. Si stima che siano circa 4 milioni gli italiani abbonati a servizi illegali, e altri 12 milioni ne facciano uso occasionale.
Fondamentale, in questo scenario, il ruolo del sistema Piracy Shield, lo scudo antipirateria messo a punto dall’AgCom e operativo da oltre un anno. Lo strumento consente, come da legge, di oscurare un servizio di streaming illegale entro 30 minuti dall’inizio di un evento sportivo. Non sono mancati, tuttavia, episodi controversi: nell’ottobre 2024 Piracy Shield ha bloccato per errore anche Google Drive, causando polemiche e richieste di chiarimenti.
La pioggia di sanzioni segna un punto di svolta nella strategia repressiva, ponendo fine alla convinzione di impunità che, fino a oggi, aveva circondato gran parte degli utenti finali del pezzotto.