AVS attacca Emiliano: “Chieda scusa a Taranto per parole sui morti”
“Sull’ex Ilva tratta bypassando la città ed è inaccettabile. Il futuro non si baratta, devono essere i tarantini a deciderlo”

“Il futuro di Taranto non è barattabile”. Con queste parole, l’Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) interviene duramente contro il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, accusandolo di aver escluso la città di Taranto dal confronto sul futuro dell’ex Ilva, portato avanti direttamente con il Governo nazionale.
“È inaccettabile che, a pochi mesi dalla fine del suo mandato, il presidente Emiliano conduca trattative sulla questione Ilva bypassando completamente il Consiglio Comunale e il territorio”, si legge nella nota firmata da esponenti AVS ed Europa Verde, tra cui il consigliere comunale Antonio Lenti, l’assessora all’Ambiente Fulvia Gravame e la commissaria regionale Rosa D’Amato.
AVS contesta anche alcune recenti dichiarazioni di Emiliano sui decessi collegati all’inquinamento industriale, definite “offensive, vili e strumentali. Le sofferenze di Taranto non possono essere sminuite o usate per scopi politici. Emiliano chieda scusa alla città e alle famiglie colpite”, prosegue la nota.
La posizione del gruppo è netta: “Nessuno, né da Bari né da Roma, può decidere sulla pelle dei tarantini senza un confronto pubblico, trasparente e partecipato in Consiglio Comunale”.
AVS ribadisce inoltre che non è vero che nessuna forza politica abbia assunto una posizione sul futuro dell’impianto: “Come Europa Verde abbiamo sempre chiesto la chiusura dell’area a caldo dell’ex Ilva, punto inserito nel programma elettorale della coalizione”.
La nota si conclude con un richiamo alla dignità della città: “Taranto ha già pagato troppo. La salute e l’ambiente non possono continuare a essere sacrificati sull’altare degli interessi industriali. Basta decisioni calate dall’alto”.